Una semifinale tutt'altro che spettacolare, poche palle gol e alla fine ai rigori un altro urlo albiceleste. L'Argentina torna in finale dopo 24 anni grazie all'ex portiere della Samp che para due tiri. Olanda gioca meglio ma ha il demerito di non tirare in porta, e nei supplementari accusa la fatica della gara con la Costarica. Sabella non recupera Di Maria, conferma Lavezzi e Demichelis, Van Gaal si affida a Van persie e De Jong non al meglio. Superiorità territoriale orange, le emozioni maggiori capitano sui piedi di Higuain che mette fuori da due passi un cross dalla destra, e al 90' quando Robben davanti al portiere indugia troppo facilitando il recupero di Mascherano. A San Paolo piove tanto, ma Kuyt corre per tre ma Snejder non lo sostiene, Van Gaal gioca anche la carta Huntelaar bruciandosi il cambio di Krul ai rigori. Dal dischetto Romero neutralizza i tiri di Vlar e Snejder, Cillensen conferma i suoi limiti, finale Argentina Germania, 24 anni dopo Roma si va a Rio.
ARGENTINA OLANDA 4-2 DCR
Olanda (3-5-2): Cilissen; Vlaar, De Vrij, Martins Indi (46' Janmaat); Kuyt, Wijnaldum, de Jong (62' Clasie), Sneijder, Blind; Robben, Van Persie (96' Huntelaar). All.: val Gaal
Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Biglia, Mascherano, Pérez (82' Palacio); Lavezzi (101' RodrÃguez), Higuain (82' Aguero), Messi. All.: Sabella
Arbitro: Cakir (Turchia)
Marcatori:
Ammoniti: Demichelis (A), Martins Indi, Huntelaar(O)
Rigori:Vlaar parato (O), Messi rete (A), Robben rete (O), Garay rete (A), Sneijder parato (O), Aguero rete (A), Kuyt rete (O), RodrÃguez rete (A)