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Comunicare in aula

Come l'insegnante deve stimolare gli alunni

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Oggi più che in passato l'insegnante deve saper sviluppare in classe capacità comunicative fuori dal comune. In tempi di distrazioni tecnologiche e soglie di attenzione sempre più basse, infatti, il docente di ogni ordine e grado ha notevoli responsabilità, in primo luogo deve nutrire per gli studenti un profondo rispetto. Un ovvietà che purtroppo viene smentita da diversi casi a livello internazionale in cui chi sta in cattedra sfrutta la sua relazione di potere per produrre vessazioni o peggio ancora porre in essere atteggiamenti discriminatori. Come afferma Calvani (2015) l'apprendimento è facilitato quando gli alunni capiscono bene che cosa devono apprendere e utilizzano ciò che conoscono per costuire nuovi significati e la motivazione degli studenti è influenzata dal feedback nel processo di apprendimento. Motivazione è la parola chiave, allo stesso modo occorre definire criteri visibili di successo, porre obiettivi sfidanti, evitando frasi del tipo "fai del tuo meglio", creare un clima che accoglie favorevolmente l'errore, visto come occasione per migliorare, non come segno di fallimenti. Dal punto di vista della comunicazione, l'insegnante deve mettere da parte l'esposizione tradizionale fatta di semplici monologhi, senza abdicare al proprio di guida della classe, privilegiando la comunicazione corporea in grado di segnalare accordo o dissenso, usando tono ritmo e pausa delle voce in modo adeguato, scegliendo un linguaggio semplice accessibile a tutti, integrando parole e immagini statiche con rappresentazioni dinamiche. Evitare in definitiva il sovracarico cognitivo, di cui spesso siamo vittime anche in contesti extrascolastici.

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