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Quando il pane era buono

Mario Valentini

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Quando il pane era buono, è il racconto commovente di un ragazzino che diventa uomo, e attraverso la sua voce trasforma la storia personale in memoria condivisa.

Un modo di narrare che ha del prodigioso; il dopoguerra con il suo carico di dolore e rinascita, assieme alle valli abruzzesi, sono custodi di un Sud meraviglioso e disperato.

Questo è il diario vitale di un uomo che ha attraversato la geografia e il tempo per arrivare a raccontarsi.

Il libro nasce da racconti incredibili di storie sull’infanzia nell’Italia del dopoguerra, dove Mario, l’io narrante del libro, le racconta alla sua amica Cheryl, scrittrice americana, che ne prende nota di ogni racconto come fossero capitoli di un libro, per svilupparli e dare vita ai racconti.

Il risultato è un viaggio che, spero, vi coinvolga in avventure piene di meraviglie facendovi rivivere insieme al giovane Mario, momento per momento, capitolo per capitolo, le comiche guerre di nervi con la bisbetica zia, il brillante tentativo di giustificare a un prete fuori di sé, la presenza di un chewing-gum nel fonte battesimale; provare lo stupore di Mario che vede per la prima volta, dalla finestra di un palazzo, la sua celestiale principessa; l’adrenalina e il terrore puro quando, coinvolto in una rischiosa sfida d’amore, cerca di correre più veloce di un toro infuriato.

Nella cucina del portone dei Valentini, la grande casa comune dove vive tutta la famiglia, si sente forte l'odore di cipolla, aglio ed erbe aromatiche. C'è sempre qualcosa sul fuoco, ma sfamare tre bambini con un papà lontano, in Germania a lavorare, a volte è un'impresa, ed è così che uno di loro, il piccolo Mario di quattro anni, ha l'occasione di cambiare vita, vincendo suo malgrado, il biglietto d'ingresso per un futuro migliore.

Sono gli anni Cinquanta a Collemare, un villaggio abruzzese arroccato sugli Appennini, quando Mario che vive con suo zio, un prete giramondo dal cuore grande, ancora non sa che seguire don Ruggero, anche sotto la strettissima sorveglianza della perpetua Ercolina, significherà spalancare gli occhi su un mondo meraviglioso, dove lo aspettano avventure straordinarie.

Inizia così una vita di libertà inaspettate e meravigliose avventure. Per il ragazzo malizioso, ogni nuova città significava nuovi amici, e mettersi nei guai era facile come tirare con la sua fionda; così come affrontare un lupo affamato al tramonto, al bere nei fiumi in una botte di vino vuota; ogni aneddoto brilla con la sua esuberanza per la vita.

Mentre cresce, prende lezioni da fonti inaspettate; da un pittore musone intrattabile; da un comunista che ha fama di mangiare sacerdoti per cena; da un garibaldino d'eccezione che gli impartisce le prime lezioni di politica;  da una gara di coltelli con una principessa molto diversa da quelle delle favole. Mario imparerà in fretta che non bastano un pacchetto di sigarette e un chewing-gum per diventare davvero grandi.

Se prima, a casa, giocava con un pallone di carta e spago e ai piedi per le sue ciocie fatte di stracci, adesso porta scarpe e calze di prima qualità. Sfreccia in automobile per le strette strade di montagna dell'Abruzzo e ha addirittura il permesso di aiutare lo zio a montare le pellicole dei cinema di paese.

Come nella tradizione di “Cinema Paradiso”, questo libro porta calore e uno sguardo nostalgico in un’Italia del dopoguerra sull’orlo della modernità.

Pieno di umorismo e di affetto, il libro è infuso con i profumi e i sapori d’Abruzzo, memorie senza tempo che ti catturano in modo indelebile.

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