Sabato 7 novembre . Primi due incontri del programma della XII giornata del massimo campionato di calcio. Diversamente da quella precedente, essa si svilupperà in soli due atti: all’antipasto sabatino, di cui andiamo ad esporre di seguito, seguirà infatti l’abbondante tranche domenicale, ma questa volta nessun posticipo.
Continua la rigenerazione felsinea nel segno del nuovo tecnico Roberto Donadoni. Dopo la bella vittoria casalinga contro l’Atalanta, il tecnico ex centrocampista del Milan si concede il bis battendo il Verona al “Bentegodi”, di questi tempi facile terreno di conquista. L’allenatore che ha portato certamente fortuna ai bononiani ha, a sua volta, un proprio portafortuna tra le file rossoblù: si tratta di Emanuele Giaccherini, già apripista della vittoria emiliana al “Dall’Ara” contro gli uomini di Reja e anche ieri uomo sblocca-risultato a Verona: porta la sua firma, infatti, il primo dei due gol corsari della sua squadra, messo a segno dopo soli sei minuti dal fischio d’inizio.
Ad incrementare il vantaggio, al 14’, ci pensa il ghanese Donsah. Entrambi, però, devono ringraziare Masina e la sua geniale regia. Sugli scudi anche Diawara, altro protagonista della legione africana del Bologna (viene dalla Guinea). Su Mandorlini non intendiamo esprimerci ulteriormente: la dichiarazione di fiducia del presidente Setti appare infatti come una garanzia di stabilità a prova di qualsiasi tentazione. Staremo comunque a vedere.
Nell’altro anticipo, quello serale delle 20.45, è 0-0 al “Meazza” tra Milan e Atalanta. Un risultato che appare un passo indietro per il Milan orfano di Bonaventura, ma che nello stesso tempo conferma come la squadra di Reja sia una piccola-grande realtà di questo campionato. Soltanto due punti in meno del Diavolo (sono 20 quelli dei rossoneri, 18 quelli dei nerazzurri) che oltretutto sul campo neppure si sono visti: i bergamaschi, infatti, hanno giocato come se ne avessero cinque in più e hanno messo più volte alle corde a squadra di Mihajlovic, espulso nel finale per il troppo nervosismo.
Lo consolerà almeno in parte il fatto che il portiere se l’è scelto coi fiocchi: quel “folletto” di Donnarumma si è fatto sempre trovare preparato al momento di salvare la serata, e con buoni numeri; prodigioso il suo intervento su Cigarini al 63’. Qualcosa per i padroni di casa è cambiato con l’ingresso di Luiz Adriano, quasi in contemporanea col miracolo di Donnarumma: all’80’ un colpo di testa del brasiliano sugli sviluppi di un corner costringe il mancato goleador Cigarini ad un salvataggio disperato sulla linea. Poco prima del fischio finale, poi, Cerci spreca l’ultima occasione del match sparando alto.