Sabato 24 e domnica 25 ottobre: ottava giornata di transizione in Lega Pro, tranne che nel girone C.
Nessuno sconvolgimento, infatti, alle latitudini centro-settentrionali rispetto ad una settimana fa, e anzi nel micro-mondo boreale si ritorna quasi del tutto allo status quo, con la restaurazione del “vecchio padrone” in cima alla graduatoria affiancato, però, da un partner.
Entriamo nello specifico. Nel girone A, in pratica, torna in testa il Bassano, che supera in casa la Pro Patria col minimo sforzo (1-0) e approfitta del contemporaneo, brutto scivolone del Cittadella in casa del’Albinoleffe (i veneti chiudono la gara sotto di due reti). A 18 punti (la quota-vetta dopo l’ultimo weekend) gli fa compagnia la blasonata Reggiana, che vince per 1-0 lo scontro con l’altrettanto blasonata Cremonese, consumatosi all’ombra della Basilica della Beata Vergine della Ghiara. Intanto il Pavia pareggia sul campo del Gorgonzola (1-1).
Nel “girone di mezzo” copione rispettato dalla Spal che vince e stravince tra le mura amiche la malcapitata Lupa Roma (4-1). Alle spalle degli estensi si fa rivedere l’Ancona, attardato di quattro punti.
Mezzogiorno di Pro: il Messina vince non così facilmente in casa contro la Lupa Castelli Romani e, approfittando della frenata della Casertana ad Ischia, si porta da sola al comando della classifica, a 16 punti. Risorgono il Lecce a Melfi e la Paganese a Monopoli (entrambe le squadre vincono per 1-0). Ed è letale la Juve Stabia ad Agrigento: le vespe di Zavettieri sbancano infatti il campo dell’Akragas vincendo 2-0. Siciliani agganciati dal Cosenza, uscito vittorioso dal confronto col Matera e dunque, ormai, entrato a pieno titolo nei quartieri alti. Continua, intanto la lunga marcia del Catania: 3-2 al Martina al "Massimino" e ora -5 dalla zona play-off.