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Anticipi serie A, Inter aggancia la vetta

Super-Bologna a Carpi

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Antipasto della nona giornata di serie A, sabato 18 ottobre: ben tre incontri anticipati, un’offerta sabatina ricca come poche altre volte accade.

La partita più attesa del menu, quella del “Barbera” tra Palermo e Inter, finisce per essere la meno significativa sul piano delle conseguenze di classifica: l’1-1 fissato, nell’arco di sei minuti, dai gol di Perisic per gli amrosiani e di Gilardino per i siciliani padroni di casa (i due hanno segnato rispettivamente al 60’ e al 66’) consente ai nerazzurri di agganciare, almeno fino a questo pomeriggio, la Fiorentina in testa, ma fra meno di undici ore ore una vittoria dei viola o della Roma, che si scontreranno nel big match delle 18.00,  potrebbe nuovamente farli scivolare al secondo o al terzo posto. Per il Palermo, invece, un onesto punto (in totale sono 11) che non peggiora né migliora la sua situazione attuale in graduatoria.

Si ritrova l’Empoli e si smarrisce nuovamente il Genoa. Ma giova ribadire che in casa toscana si è lontani da quel certo qual orgoglio del “made in Italy” dei ruspanti tempi di Sarri: la mentalità dell’Empoli giampaoliano, comunque pragmaticissima e plausibilissima, è che gol italiani e gol stranieri pari sono. E soprattutto fanno entrambi brodo, in egual misura, in chiave-salvezza. I tifosi empolesi rimasti sarriani nel cuore, nel festeggiare il 2-0 di ieri, avranno dunque provato un pizzico di malinconia, ma non un grandissimo sconvolgimento, constatando che tutti e due i gol sono arrivati da piede forestiero: il primo è stato infatti messo a segno dal bosniaco Krunic al 44’, il secondo dal polacco Zielinski al 57’. In classifica ora l’Empoli è a pari quota con i grifoni, a 10 punti.

A Carpi Delio Rossi salva la panchina grazie alla prova più convincente mai sfoderata dai suoi uomini fino a questo momento. Il suo Bologna, infatti, passato in svantaggio al 24’ a causa di un gol di Letizia, servito da Borriello praticamente a due passi dal portiere Da Costa, trovava il pari proprio all’inizio della ripresa grazie a Gastaldello, che su un corner battuto da Giaccherini si faceva trovare nel posto giusto  al momento giusto per replicare alla ribattuta della difesa di casa (46'). E non si fermava qui: al 93’, infatti, il giovane Masina calava il colpo del ko per la truppa carpigiana, nel frattempo rimasta in dieci uomini. Se gli avessero detto che il suo gol d’esordio in serie A sarebbe stato così pesante, probabilmente il terzino italo-marocchino non ci avrebbe creduto. E invece, grazie a lui i felsinei sono vincenti per la prima volta fuori casa: si tratta di un successo che, naturalmente, non cancella magicamente tutti i loro problemi, ma ha pur sempre un’importanza doppia, poiché, in ogni caso, è stato ottenuto in uno scontro diretto per la salvezza.

Almeno per una sera, dunque,  il Bologna si è scrollato di dosso lo scomodissimo ruolo di fanalino di coda. A mangiare la polvere del fondo-classifica ha lasciato momentaneamente  proprio il Carpi, in compagnia del’Hellas Verona. Sul fronte menottiano, invece, evidentemente l’esordio felice di Sannino nella gara col Torino aveva illuso un po’ tutti: ora quegli squilli di tromba sembrano indistinguibili in mezzo ai campanelli d’allarme.

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