Qualcosa si muove nelle vette di Lega Pro.
Al tramonto della giornata n. 7 (sabato 17 e domenica 18 ottobre) nel girone A cambia il padrone del vapore, esattamente come nel girone C, dove si è riaffacciata al comando una vecchia conoscenza, la Casertana. Nel girone B, invece, la leadership è sempre della Spal, ma gli estensi sembrano aver perso, da qualche giornata, il passo del bulldozer. E giungono al secondo pareggio consecutivo che, se non compromette immediatamente il loro primato, ne erode solidità e spessore.
Andiamo per ordine. Nel gruppo più settentrionale della categoria il Bassano, fermato in casa dall’Alessandria, è stato costretto a cedere il primo posto al blasonato Cittadella, appena retrocesso dalla cadetteria. Di conseguenza la vittoria interna contro il Gorgonzola consente ai veneti di conquistare la guida della classifica a 17 punti: la seguono proprio il Bassano, in compagnia dl Pavia e del Padova, tutti e tre a 15.Più attardato – 11 punti – un poker di formazioni costituito da Pordenone, Sudtirol, Alessandria e Ferlpisalò.
Nel girone B, dunque, ecco la Spal che ha perso la vocazione di ammazza-tutti e che, con il pareggio nella partita casalinga col Siena, è diventata improvvisamente una squadra alla portata delle inseguitrici. Sono solo tre, infatti, i punti che da stasera separano la Maceratese dalla vetta biancoazzurra. E dietro i marchigiani scalpitano, ad una sola incollatura di distanza, Ancona e Pisa. Immediatamente a seguire la Carrarese di Buffon.
Rivoluzione anche nel girone C, ma in realtà è la seconda nell’arco di due settimane. L’Andria non è durata in testa che una sola giornata, e, in attesa del posticipo tra Casertana e Catania, era stata sostituita già sabato da un binomio tutto siciliano formato da Messina e Akragas, a 13 punti. Fatale ai federiciani pugliesi è stato lo scontro in casa proprio con i peloritani: gli agrigentini, parallelamente, andavano a prendersi tre punti di platino sul campo di un’appannata Paganese. Notevole anche la vittoria del Foggia per 4-0 a Frascati, sul campo della Lupa Castelli Romani. Poi,li il big match del “Pinto” il cui risultato (2-0 per la Casertana) ha portato alla “restaurazione borbonica”.