Anticipi della settima giornata di A. sabato 3 ottobre.
Chi cercava lo spettacolo nella stracittadina serale del "Bentegodi", laggiù in riva all'Adige, ha dovuto rifarsi i conti, e magari anche rimettere la lancette indietro di qualche ora, più precisamente alle ore 18.00: protagonista di questo primo weekend ottobrino di campionato è stato infatti il Carpi, che vince la sua prima partita in serie A nella cornice del "Braglia" di Modena, praticamente il suo terreno amico. Non è stato un sabato qualunque per i menottiani, né tantomeno contro un avversario qualunque. A fare le spese della tanta voglia di vincere dei biancorossi è stato infatti il Torino terzo in classifica, azzoppato da un'autorete del suo portiere Padelli,
Correva il 55': su questo maldestro infortunio dell'estremo granata i carpigiani hanno costruito la loro gloria di giornata, accantonando anche, senza troppi complimenti in un pomeriggio di inaspettata grandezza, i gol "imprescindibili" di Borriello e, in generale, quel certo qual orgoglio, manifestato finora, nell'affidare di preferenza a piedi italiani il compito di lasciare tracce di sé tra le grandi. Ubi maior, minor cessat: in realtà lo straniero che segna per il Carpi è quello che ha già segnato. A capitalizzare maramaldescamente il regalo di Padelli ci ha pensato infatti il brasiliano Matos, al 71' (comunque non una presenza nuovissima nella classifica marcatori emiliana). Quattro minuti dopo, la reazione degli uomini di Ventura si concretizzava in un calcio di rigore battuto e realizzato dall'argentino Maxi Lopez: ma da lì in avanti sono stati bravi i padroni di casa a non conceder loro più nulla. Cadaver non olet: specie se a far gli sciacalli si arriva ad agganciare la Juventus, a quota 5 punti in classifica.
Inizia bene, dunque, benissimo, l'avventura di Beppe Sannino sulla panchina degli estensi. Il nuovo tecnico menottiano, primo subentrato nel campionato 2015-16, ha risposto ai cori dei tifosi che invocavano il nome di Castori riconoscendo al suo predecessore, davanti ai microfoni della Rai, il merito "spirituale" della vittoria odierna. Da domani, però, per continuare così, sarà bene che Zaccardo e compagni si battano nel nome del loro nuovo tecnico.
Nel superderby di Verona, come detto, Chievo ed Hellas si dividono la posta al termine di una partita equilibrata. Castro all'80' rispondeva per gli uomini di Maran al gol di Pisano con cui i mandoriiniani erano passati in vantaggio dieci minuti prima. Queste le conseguenze immediate in classifica di tale risultato: i pandorini agganciano al sesto posto, per questa sera, Atalanta e Roma; mentre i proto-scaligeri, che senza clamori erano scivolati fin negli abissi della graduatoria, riescono a portarsi un gradino sopra il Bologna grazie al quarto punto in entrata.