Domenica 27 settembre. Sesta giornata ad effetto tellurico per i quartieri alti del massimo campionato di calcio italiano.
Dopo cinque vittorie consecutive “al risparmio” e una leadership “di basso profilo” (anche se corroborata dal punteggio pieno), l’Inter si fa rifilare dalla Fiorentina una sfarzosa batosta. E nella cornice di San Siro. Gli uomini di Paulo Sousa, infatti, non hanno badato a spese, in termini di potenziale offensivo, per ottenere una vittoria che ha la stessa forza prepotente di uno strike a bowling. Così da ieri sera il cielo sopra la A è un po’ meno azzurro per l’Inter, ma neppure così nero: diciamo, semmai, che è più un blu scuro tendente decisamente al viola.
La manciniana, infatti, si trova ora a condividere la cima della classifica proprio con i medicei, che virtualmente, però, sarebbero primi, proprio perché vincenti nello scontro diretto con i coinquilini di testa. I numeri parlano chiaro: ospiti a segno al 4’, al 18’, al 23’ e al 76’. Un poker implacabile, a cui l’Inter ha saputo opporre solo un onesto golletto di Icardi al 61’. Ad un certo momento non sembrava neanche più il "Meazza", ma Kalinicgrad: il mattatore indiscutibile della serata milanese è stato infatti Nicola Kalinić, l’attaccante croato ex Dnipro, che con la sua tripletta tra primo e secondo tempo ha dato forma al trionfo viola, a cui Ilicic aveva dato le basi con il rigore in apertura.
Alle spalle della coppia di testa, a tredici punti c’è il Torino, che sotto la Mole batte un Palermo col motore ancora inceppato. Decidono un’autorete di Gonzalez al 44’ e un gol "vanbasteniano" di Benassi al 48’. Poi il costaricano panormita cerca di farsi perdonare dimezzando le distanze al 71’. Avrebbe voluto essere l’avvio di una rimonta, è stata invece la rete della bandiera per l team di Iachini.
Finisce al “Ferraris” la crisi del Genoa? Quel che è certo è che a fare le spese del gol dello svizzero-macedone Džemaili al 10’ è l’ascesa del Milan, costretto all’inferiorità numerica per un tempo. Ringrazia la Lazio che, vincendo a Verona e non senza fatica, sorpassa i rossoneri di tre punti e aggancia il Sassuolo, a cui basta un pareggio in casa col Chievo per mantenersi sopra la furente Roma.
Andiamo per ordine. Al “Bentegodi” era andata in vantaggio per prima la squadra di Mandorlini con un gol dello svedese Helander al 33’. Si scrive Helander ma non si legge certo Highlander, e difatti gli effetti della sua segnatura si sono rivelati tutt’altro che immortali. La fortuna e la determinazione hanno aiutato la Lazio a risalire la china. I biancocelesti sono riusciti ad ottenere il pareggio al 63’ per mezzo di un rigore trasformato da Biglia, poi, rimasti in dieci all’82’ per l’espulsione del difensore brasiliano Mauricio, hanno trovato un altro calcio piazzato sulla loro strada. Una punizione calciata da Biglia è stata ottimamente finalizzata da Parolo: era l’86’ e la gara si concludeva in quel preciso momento. Al "Mapei Stadium" di Reggio Emilia, invece, era botta e risposta tra Sassuolo e Chievo nel corso del primo tempo: a Defrel che, al 3’, portava in vantaggio gli estensi, rispondeva al 23’ Paloschi per i pandorini.
Parlando di uscite dalla crisi, non si possono non fare i complimenti all’Udinese, che riesce caparbiamente ad aver ragione del Bologna al “Dall’Ara”: si tratta della seconda vittoria dell’Udinese in campionato, ancora una volta in trasferta. Centrata l’impresa di accaparrarsi una bella provvista di ossigeno in uno scontro diretto all’ultimo sangue, ora mancherebbe un’altra imprescindibile impresa, violare il “Friuli”.Nell’attesa di costruire il primo successo tra le mura amiche, Colantuono può comunque bearsi di aver vinto la sfida delle “panchine tremanti” con Delio Rossi. Come a Verona, però, era stata la squadra destinata poi ad uscire perdente, e cioè il Bologna, a passare per prima: Mounier, già match winner della sfida col Frosinone, portava infatti in vantaggio i suoi al 31’. Poi però ci pensavano poi Badu al 61’ e Christian Zapata all’85’ a ribaltare il risultato. Stavolta nessun equivoco: il grido da rivoluzionari messicani è solo per i tifosi bianconeri.
Questa sera in programma Frosinone-Empoli e Atalanta-Sampdoria, a completamento del turno.