Sabato 2 e domenica 3 maggio. È stata celebrata la XXXIV giornata di serie A.
Archiviato il capitolo primo posto (da parte della Juventus), il campionato va avanti fino all’emissione degli ultimi verdetti in zona Coppe e in zona salvezza. Dopo l’anticipo-scudetto tra Sampdoria e Juventus, sabato sono scesi in campo anche Sassuolo e Palermo, squadre appagate che non hanno ormai più nulla da pretendere: lo 0-0 venuto fuori dallo scontro al “Mapei Stadium” è lo specchio fedele del modo sonnacchioso, forse anche un po’ abulico, con cui rosanero e neroverdi affronteranno quest’ultimissimo scorcio di torneo.
Nell’anticipo domenicale del mezzodì la Roma ha piegato sul proprio terreno un ambizioso Genoa, con le reti di Doumbia al 35’ e di Florenzi al 95’. Nel pomeriggio, poi, pochi sussulti, a parte la prevedibile vittoria della Fiorentina sul Cesena (che, è necessario ribadirlo, l’impresa della vita non doveva certo farla al “Franchi”, ma al “Fratelli d’Italia” durante la settimana) e la vittoria corsara dell’Udinese a Verona, forse il vero risultato da copertina della giornata, considerato il momento di flessione dei bianconeri (vittoria interna contro il Milan a parte). È l’ennesima perla di Di Natale, al 62’, a consentire alla truppa di Stramaccioni di violare il sempre insidioso “Bentegodi” e di assestarsi a quota 41 punti in classifica, in compagnia del Chievo e a due lunghezze dal Milan. Sono 52, invece, i punti per la Fiorentina, il che significa riconquista del quinto posto in solitudine. I ringraziamenti di Montella vanno, com’è naturale, a un doppio Ilicic, a segno al 35’ su rigore e poi nuovamente due minuti più tardi, e al sempre affidabile Gilardino, che fa tris al 60’. Anche Di Carlo, pur perdente, ha qualcuno da ringraziare: ed è Alejandro Rodriguez, autore del gol della bandiera per i romagnoli al 62’.
All’Atalanta manca poco per staccare il tagliando della permanenza; di certo le sarebbe mancato ancor meno se con la Lazio fosse riuscita a cogliere la vittoria di prestigio. Invece il gol di Biava al 51’ viene vanificato da Parolo venticinque minuti dopo: così, in pratica, gli uomini di Reja (che giocava contro il suo passato) riescono solo a bloccare la corsa della Lazio verso il secondo posto. Di certo fa più figura il pareggio in bianco strappato da un ermetico Chievo all’Inter, sul terreno di San Siro. E per poco Biraghi all’84’ d’un colpo non faceva tornare l’inverno all’ombra della Madonnina. In serata, Napoli-Milan, in altri tempi match clou assoluto: i partenopei si caricano per la sfida di Europa League consolidando il quarto posto in classifica: al “San Paolo”, infatti finisce 3-0 per gli azzurri, grazie ai gol di Hamšík al 70’, di Higuain al 74’ e di Gabbiadini al 77’. Meno male che, quantomeno, il Milan ha conquistato la salvezza in anticipo…
Più il campionato volge al termine, e più, paradossalmente, i menu delle sue giornate si dilatano. Per questo turno, infatti, avremo non solo il consueto posticipo di stasera, che vedrà opposti il Cagliari e il Parma (la partita ha un senso solo per i sardi), ma anche Un post-posticipo del mercoledì, Torino-Empoli.