Dopo la dichiarazione di ieri “Ho fatto una delle qualifiche più belle della mia vita”, Lorenzo, a metà tra l’amarezza e a voglia di rivincita, sembrava essere costretto a stare dietro al frizzante Marquez anche in questo Gran Premio.
E invece no: è partito benissimo, con una staccata favolosa che gli è valsa la prima indiscussa posizione fino a quattro giri dal termine.
Quando mancava poco a queslla vittoria dal sapore tutto blu, dal sapore del riscatto, dal sapore dei campioni iridati, lì, ad una manciata di giri dal termine, Marquez ha tentato un sorpasso, un brillante sorpasso pulito e dall’esterno, che ha così ribaltato le prime due posizioni, viaggiando alla stratosferica velocità di 324 km orari.
Un sorpasso che è durato meno di metà giro, perché Lorenzo, arrabbiato, tenace, indispettito, prendendo tutto sul personale, moltiplicando , triplicando, elevando alla decima la propria personalità, ha ripreso in mano le redini della gara e, senza mezzi termini, ha compiuto un sorpasso fiero e pulito su Marquez, che fino a conclusione della gara (deluso, come solo i giovani sanno essere) non ha fatto che guardare dritto nei tubi di scarico di Lorenzo.
Marquez è così retrocesso in seconda posizione e si è ritrovato accanto a Pedrosa, un Pedrosa del suo stesso colore, che ha viaggiato alle sue velocità standard, che ha ricominciato a francobollarsi al gruppetto dei leader e che, infine, si è ritrovato sullo scalino più basso del podio.
E visto che questi campioni così smemorati si ricordano tutti di sorpassare a qualche giro dalla fine, all’ultimo giro si è ricordato di autografare uno dei suoi più bei sorpassi anche Valentino Rossi, il quale si è ritrovato quarto, a spese di Bautista e di Bradl.
Bellissima gara per Andrea Dovizioso, che ha attuato una politica di guida aggressiva ai danni di Smith, ma che alll’ultimo giro si è ritrovato sulla ghiaia, con la sua Ducati impazzita.
L’altra Ducati ufficiale ha chiuso la gara in nona posizione e la Ducati di Andrea Iannone si è dovuta accontentare dell’undicesimo posto.
Silverstone ha regalato sorpassi di un certo tipo, ha concesso a Lorenzo di riscattarsi e ha provocato rabbia in un Marquez che promette battaglia.
Si chiude così anche questo Gran Premio fresco ed inedito, che ha ribaltato tutto, che ha lasciato tutto in sospeso: si aspetta Misano, con un’ansia incommensurabile.