Venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 dicembre 2014. È stata celebrata la XIV giornata di serie A. Se la Juventus non esulta, la Roma non ride: facendosi bloccare in casa dal Sassuolo dei miracoli sabato sera, i capitolini perdono l’occasione per portarsi ad un punto dalla Juve, che il giorno precedente aveva impattato a Firenze senza segnare gol e senza subirne. La Roma, però, visto com’è andata la partita, deve accettare il punto come se fosse oro: infatti, sotto di ben due gol al ritorno negli spogliatoi (Zaza lascia il segno due volte, al 15’ e al 18’), e con un uomo in meno dal 50’ (espulso De Rossi), la Roma ha dovuto giocare in apnea fino al 78’, quando un rigore trasformato da Ljajic ha riaperto la partita. Doppietta chiama doppietta ed è lo stesso Ljajic a completare la rimonta praticamente all’ultimo tuffo (93’). A ben guardare, alla fine la beffa è proprio del Sassuolo. Ed è 2-2 anche in un altro “Olimpico”, quello del Torino: due volte i rosanero in vantaggio, due volte i granata riescono a mettere una pezza. A Rigoni in gol al 16’ risponde Martinez al 35’; ancora Palermo avanti con Dybala al 43’, ma il colpo del ko non arriva; e così, al 63’, sono i torinisti ad ottenere un pareggio cercato pazientemente, grazie a un colpo di testa di Glik. Altro 2-2 è quello del “San Paolo” tra il Napoli e il garibaldinissimo Empoli. Per i partenopei si è trattato di un incubo pari a quello vissuto dagli uomini di Garcia in casa contro il Sassuolo: proprio come gli estensi, anche i medicei si erano portati doppiamente in vantaggio, con Verdi al 19’ e Rugani al 53’. Solo allora il Napoli si è risvegliato, ma a quel punto non poteva far altro che puntare al minimo risultato utile: Zapata al 67’ e De Guzman al 72’ evitano la debacle, ma per gli uomini di Benitez i problemi di continuità casalinga permangono. Sono due i risultati di copertina della giornata, quello del Genoa per le zone alte e quello dell’Atalanta per le basse. Il gol di Antonelli al 32’ consolida il terzo posto in solitudine dei grifoni: a “Marassi” la vittima è quella delle grandi occasioni, il Milan che sembra soffrire dello stesso mal di costanza del Napoli. Rocambolesco ritorno al successo dei nerazzurri bergamaschi in casa: sotto di due gol contro il Cesena (doppietta di Defrel al 32’ e al 43’), gli uomini di Colantuono riescono a dimezzare le distanze proprio alla fine del primo tempo, al 45’ con Benalouane. Il pareggio arriva al 50’ con Stendardo, e tre minuti dopo è Martinez a completare l’impresa: così l’Atalanta torna alla vittoria dopo sette giornate. Dopo l’allontanamento di Mazzarri, all’Inter l’effetto-Mancini tarda ancora a farsi sentire: intanto Stramaccioni si prende la vittoria dell’ex, grazie ai suoi frombolieri Fernandes e Thereau, i cui gol, rispettivamente al 60’ e al 71’, ribaltano il risultato di una partita che sembrava essersi incamminata sul binario giusto per l’Inter, passata in vantaggi al 44’ con l’argentino Icardi. Altra vittoria esterna è quella della Lazio a Parma: le aquile, in realtà, hanno fatto piuttosto la parte degli sciacalli, dando l’ennesimo colpo di grazia ai ducali derelitti. Dura poco per essi l’illusione del vantaggio, appena lo spazio di due minuti: a Palladino, infatti, in gol al 45’ (ancora una rete per lui, ma ancora una rete effimera), risponde al 47’ Mauri. Al 59’ il gol di Felipe Anderson che fa sorridere la truppa di Pioli. Per il Parma dodicesima sconfitta in quattordici giornate.
La sera dell’Immacolata il turno si chiude con Cagliari-Chievo e Verona-Sampdoria.