Riguardo allo show televisivo si puntava eccome sul Sachsenring, ma una gara così inedita e brillante difficilmente poteva essere prevista.
Nel Gran Premio della Germania, sul circuito più lento che ci sia, quelle moto regine hanno fatto girare la testa e hanno regalato brividi veloci di gran lunga inediti, di gran lunga esilaranti.
Già la partenza è stata il preludio di qualcosa di grande: una partenza così strana, con la decisione dei piloti, all’ultimo momento, di non partire con le slick.
Schierati in griglia c’erano solo Stefan Bradl (che partiva terzo) e gli ultimi del gruppo (Laverty, Petrucci, Parkers, Di Meglio).
Tutti gli altri sono partiti dai box, con le gomme fredde, non rodate, con in testa un solo obiettivo: partire davanti, perchè più si sta davanti, più si ha la possibilità di rimontare.
Ebbene, allo scattare del semaforo, Bradl era davanti a tutti.
Marquez ha fatto un bello scatto dai box e, tornato in pista, era decimo.
Ma si sa come è Marquez.
Dategli una manciata di giri e lui rimonta e così è stato.
In due giri è passato dalla decima all’ottava posizione e in sei giri è diventato leader della gara.
Ha chiuso primo, con la nona vittoria consecutiva, arpeggiando, suonando, tastando, gustandosi la nona sinfonia dell’anno.
Fenomeno Marquez, fenomeno numero 93, fenomeno in sella ad un’affidabilissima Repsol Honda.
Con l’altra Repsol Honda, si piazza secondo uno straordinario Dani Pedrosa, il quale, dal canto suo, sin dalla Catalogna, ha recuperato ferocia, energia, aggressività .
Il costante Dani si merita proprio il gradino medio del podio e porta alto il nome della sua Spagna.
Spagna resa grande anche da Jorge Lorenzo, che giunge terzo al traguardo con un’ottima rimonta e un ottimo passo gara.
Si dice soddisfatto di questo risultato, lui che da tanto rincorre quella Repsol Honda inarrivabile e severa.
Quarto posto per un Valentino Rossi in forma, non autore di troppi sorpassi, ma sicuramente costante e maturo.
A seguirlo, col miglior risultato in classe regina, il pilota di Vasto Andrea Iannone, quinto in chiusura, ottimo in gara, aggressivo il giusto e che sta diventando il vanto della Ducati.
Ottima prestazione, la sua, davanti ai due fratelli Aleix e Paul Espargaro, che si piazzano sesto e settimo.
Seguono, in ottava e nona posizione, le due Ducati Ufficiali di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow.
Che gara squisita, frizzante, energica.
Che prestazioni e che brividi, lì, sul Circuito del Sachsenring.