È andata a finire così anche stavolta.
Sembrava il preludio di qualche strana Pole Position, all’inizio della seconda tornata di qualifiche.
Sembrava che la pole potesse andare a Bradl, a Pedrosa, a Paul Espargaro e invece no: se l’è presa per l’ennesima volta Marc Marquez.
Ormai non è nemmeno sconvolgente che sia il primo della prima fila; ma è da dire che sconvolgente è il tempo col quale si è qualificato.
Un tempo che grida 1.20:937: un tempo esilarante, un tempo che ha superato di gran lunga il record di Casey Stoner di 1.21:067.
Bravo Marc Marquez, brava la sua affidabile Respol Honda.
Meno affidabile è stata, invece, la Repsol Honda di Dani Pedrosa, che si piazza secondo, ma che è caduto in curva 1.
Terzo posto per Bradl (ottimo sabato per lui) e quarto posto per Espargaro.
Quinto cronometro per Jorge Lorenzo (piuttosto anonima la sua qualifica, ma egli si dimostra teso e determinato) e dietro a lui, col sesto tempo, c’è Valentino Rossi (desideroso di un buono scatto, desideroso di riproporre i brividi della trascorsa gara).
Settimo tempo per l’abilissimo Andrea Iannone su Ducati Pramac, l’unico ducatista che è passato automaticamente in Q2 (Dovizioso, Hernandez e Crutchlow hanno disputato la Q1 e, dei tre, solo Dovizioso è passato in Q2).
In casa Ducati funziona così: si risorge un poco e poi si ripiomba nel baratro.
Dovizioso, dal canto suo, si è preso solo l’undicesima posizione.
Il Gran Premio di Germania regalerà certamente emozioni calde e inedite.
Non resta che attendere le 14:00 di domani.