Non era mai successo che una semifinale mondiale chiudesse i 120 minuti senza un gol segnato. E non era mai accaduto che l'Olanda non tirasse nemmeno una volta verso lo specchio della porta, peraltro imitata dall'Argentina con la sola eccezione di una punizione centrale di Messi e di un pallonetto di testa abortito da Palacio.
Insomma una noia totale la sfida di San Paolo, che porta l'Argentina alla finale del Maracanà dopo i calci di rigore segnati da Messi, Garay, Aguero e Maxi Rodriguez mentre gli olandesi si sono schiantati contro le mani proteste di Romero, uno che alla Samp è stato mandato via per esasperazione e che ora è l'eroe di un paese intero. Hanno sbagliato Vlaar e Sneijder e come 4 anni fa Robben ha mancato l'appuntamento con la storia.
L'occasione l'ha avuta al 90' esatto, solo davanti al portiere: Mascherano l'ha murato in corner. Avanti l'Argentina malgrado Messi, invisibile per 120 minuti. Poi ha segnato il primo rigore e adesso può raggiungere il mito Maradona, 28 anni dopo. Diego, però, aveva regalato spettacolo. Leo ha i 90 minuti più importanti della sua carriera per lasciare un segno.
di Giovanni Capuano (Radio 24)