Lo staff tecnico della Spagna vincitrice della Coppa del Mondo femminile, ad eccezione dell'allenatore Jorge Vilda, si è dimesso in massa in segno di solidarietà con la giocatrice Jenni Hermoso, baciata sulla bocca durante la premiazione, senza il suo consenso, dal presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales.
"I sottoscritti esprimono la loro più forte e categorica condanna per il comportamento tenuto da Luis Rubiales con Jennifer Hermoso", si legge in un comunicato del gruppo sul social X. Il presidente della Federcalcio, hanno aggiunto i membri dello staff della nazionale, "ha raccontato una versione dei fatti che non riflette in alcun modo i sentimenti di Jenni Hermoso, la quale ha espressamente dichiarato di essersi sentita 'vittima di un'aggressione'. Questa parte del team tecnico sostiene Jennifer Hermoso, appoggiando la sua versione".
Si sono dimessi, tra gli altri, gli assistenti Montse Tome, Javier Lerga ed Eugenio Gonzalo Martin, l'allenatore dei portieri Carlos Sanchez, il match analyst Ruben Jiminez, la fisioterapista Blanca Romero Moraleda, oltre a diversi altri membri degli staff di squadre di altre fasce d'età come l'allenatrice dell'under 19, Sonia Bermudez.
Rubiales, che ha baciato Hermoso sulle labbra dopo che la Spagna ha battuto l'Inghilterra 1-0 nella finale della Coppa del Mondo di domenica a Sydney, si è rifiutato di dimettersi nonostante le pressioni e ha accusato Hermoso di aver mentito nel sostenere che il bacio non fosse consensuale. Oggi è stato sospeso provvisoriamente per 90 giorni dalla commissione disciplinare della Fifa in attesa del procedimento aperto nei suoi confronti. Rubiales non potrà svolgere alcuna attività legata al calcio, a livello nazionale ed internazionale.
Dopo il provvedimento della Fifa, la Federcalcio spagnola ha nominato un presidente ad interim e ha diffuso una nota in cui si legge che "Rubiales ha detto che si difenderà davanti agli organi competenti e confida pienamente nel lavoro della Fifa, e ribadisce che, in questo modo, avrà l'opportunità di iniziare la sua difesa affinché prevalga la verità e venga dimostrata la sua piena innocenza".
Critiche al comportamento del presidente sospeso della Federcalcio sono arrivate anche dal ct della nazionale maschile, Luis de la Fuente. "Il comportamento di Luis Rubiales non ha rispettato il protocollo minimo che deve essere seguito durante questi atti celebrativi - ha dichiarato - Non sono edificanti né appropriati per una persona che rappresentava tutto il calcio spagnolo. Lui stesso ha riconosciuto pubblicamente l'inadeguatezza del suo comportamento".