Il 19 agosto ripartirà il circo della Serie A, le squadre sono ormai ai titoli di coda della preparazione prima dell’inizio. Eppure molte stanno arrivando impreparate e in forte ritardo. Alcune sono ancora in attesa di avere un’identità definita, altre di grandi acquisti per rinforzare la rosa. E per altre la sessione estiva di calciomercato sembra non sia praticamente iniziata. In primis la Juventus di Giuntoli ed Allegri che finora ha acquistato solo Weah per una cifra non certo vertiginosa.
La situazione della società bianconera è la cartina al tornasole delle difficoltà extra-sportive del calcio di casa nostra. La questione era stata sollevata già diversi mesi da Paolo Ziliani, giornalista sportivo e collaboratore di Il Fatto Quotidiano, ed è tornata d’attualità in quest’asfittica sessione di calciomercato. L’esposizione debitoria, la situazione dei bilanci, frena o addirittura blocca i possibili acquisti. Per poter spendere diverse società , Juventus in primis appunto, devono fare cassa vendendo i cartellini più costosi e monetizzando il più possibile.
La società bianconera, che in sede di approvazione dell’ultimo bilancio emerse aveva un passivo di bilancio di oltre 238 milioni di euro, vede prossima la scadenza di un bond emesso per acquistare Cristiano Ronaldo. Il valore del bond era di 170 milioni e non essendo stato rifinanziato la Juventus si ritrova a sforare l’indice di liquidità di oltre 100 milioni. Un indice che non è obbligatorio rispettare per l’iscrizione al campionato di Serie A ma è vincolante. Ancor di più dopo la sentenza in sede europea.
Situazione difficile anche per altre società di Serie A, per quanto l’indice di liquidità non risulterebbe sforato ai livelli della Vecchia Signora.