La Francia accoglie la terza coppa del Mondo in un contesto geopolitico estremamente cupo. L’Europa è solo a qualche mese dalla seconda guerra Mondiale e il Nazismo acquista sempre più potenza. La maggior parte dei paesi sudamericani ha boicottato la gara con il pretesto che la traversata dell’Atlatico sarebbe stata troppo cara ma in realtà cova rancore perche otto anni prima molti paesi europei hanno declinato l’invito per la prima edizione.
L' Inghilterra, paese inventore di questo sport, boicotta ancora il concorso che considera con sufficienza. La sola squadra sudamericana presente è il Brasile che riesce a finanziare il suo viaggio in Europa attraverso una lotteria nazionale.
Il Brasile rappresentò egregiamente tutto il suo continente. I brasiliani iniziarono battendo subito la Polonia per 6 a 5 e non con ai rigori. Erano azioni di gioco capaci di portare 11 volte la palla in rete . L’incontro si tenne il 5 giugno allo stadio allo stadio Meinau a Strasburgo sotto la pioggia battente. Queste condizioni meteorologiche trasformarono il campo in un pantano , a beneficio dei polacchi perché il gioco brasiliano era costruito sul terreno, . il brasiliano Leonidas decide di giocare a piedi nudi anche se l’arbitro gliele fece prontamente rimettere. Tuttavia questo non impedì al giocatore di segnare tre goal e affermarsi come la stella del mondiale.
Anche se nero di pelle I giornali del tempo non fecero riferimento alla sua pigmetazione a parte un soprannome particolare :Il diamante nero. Ma siamo nel 1938 , la sola artista nera a Parigi è la ballerina Joséphine Baker, che balla con un gonnellino di banane in vita e le idee colonialiste hanno il vento in poppa. Eppure i giornalisti riescono a focalizzarsi esclusivamente sul talento del giocatore brasiliano. "Al suolo o in aria possiede il dono diabolico di controllare la palla ovunque si trovi e di e di sferrare un tiro violento quando meno ci si aspetta. Quando Leônidas segna ci sembra di sognare” scrive un cronista sportivo francese sulle performances giocatore.
Sfortunatamete per il Brasile il mister della squadra Adhemar Pimenta era fin troppo sicuro della forza dei suoi uomini e nella semifinale con l’Italia decise di non far giocare Leonidas, affinchè si riposasse per la finale La Squadra Azzurra s'impose 2-1 e il secondo goal dell’Italia è inserito in un contesto piuttosto buffo. Prima di tirare il calcio di punizione a Giuseppe Meazza si ruppe l’elastico e fu obbligato a battere il tiro tenendosi l’elastico dei pantaloncini con la mano.
Anche questa volta vinse l’Italia che ebbe la meglio nella finale con l’Ungheria per 4 a 2 Prima della finale i giocatori ricevettero questa incitazione del Duce “Vincere o morire. ” La leggenda vuole che gli ungheresi abbiano lasciato vincere gli italiani perché questi non subissero la vendetta del dittatore fascista. "Abbiamo preso quattro goal ma almeno gli abbiamo salvato la vita” pare che abbia dichiarato il Ct della nazionale ungherese.