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Fenomeno Marquez a Le Mans

Secondo Rossi, terzo Bautista; fuori Iannone

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A Le Mans, sul circuito francese che tutti odiano per le insidiose curve, in realtà, si è vista la quinta e forse più bella gara di questo Mondiale 2014 appena iniziato.
Una gara che dal punto di vista dello show televisivo ha fatto il suo degno dovere; ma, forse, una gara con brividi di gran lunga superiori a quelli, sebbene autentici, di Jerez.
Una gara in cui le carte si sono mescolate, le sorti riscritte, ma solo fino al sedicesimo giro.
Perché poi, indiscutibilmente, come sempre è stato lui a prendere le redini della situazione e a vincere: Marc Marquez, ancora un volta, ancora lui calca, per la quinta volta consecutiva, il gradino centrale del podio.
Marquez partiva in pole position e, a grande sorpresa, è scattato male, è scivolato decimo.
Ma ormai ci si potrebbe anche aspettare che l’abbia fatto apposta.
Si potrebbe ipotizzare che lo abbia fatto “per divertimento”, data l’incoscienza dei suoi vent’anni.
In soli tre giri, è passato, infatti, dalla decima alla quarta posizione.
Altri cinque giri e si è piazzato secondo, con due sorpassi brillanti, entrambi infilati alla sua curva preferita: la curva 3.
Dal secondo posto, è stato un attimo a mettere anche Rossi nel mirino e prendersi la prima posizione, ritrovandosi ad affrontare gli ultimi giri completamente solo, tanto era elevato il margine (ci mancherebbe altro: ha autografato un tempo da qualifiche, con giro record di 1.34:024).
Mostro, indescrivibile mostro.
Secondo posto, nonché centocinquantesimo podio in classe regina, per il fluorescente numero 46 di Valentino Rossi, che su una Yamaha Factory sorridente, ha girato benissimo, scattando ottimamente e conservando la prima posizione, fino all’arrivo dell’uragano Marquez.
Secondo posto per lui.
Ma brillante e peculiare è anche il ritorno di Bautista. Terzo all’arrivo, lui che ha passato Paul Espargaro (che chiude quarto) e che ha resistito agli attacchi di Dani Pedrosa.
Pedrosa, dal canto suo, è giunto quinto al traguardo (con problemi al braccio), davanti ad un sesto ed amareggiato Jorge Lorenzo, che accumula e accantona un altro nero week end.
Settimo posto per Bradl (in partenza secondo) e solamente ottavo Andrea Dovizioso.
Lo stesso Dovi che è partito benissimo, che è stato primo per ben 3 giri e che ha sorpassato, risorpassato, morso e azzannato chiunque provasse ad aprirsi un varco.
Ma la maledizione della Ducati continua e, puntualmente, l’usura gomme supera la bravura dei piloti, portandoli in fondo.
Peccato anche per la Ducati Pramac di Andrea Iannone, finito fuori in curva 6 a pochi giri dalla partenza.
Che gara, a Le Mans.
Una gara indimenticabile, fenomenale, degna di un circuito che ha visto il meglio e il peggio di tutti coloro che hanno fatto la storia.
 

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