Splendide qualifiche del Gran Premio d’Argentina.
Qualifiche che hanno visto, in Q1, allo sbandierarsi di caschi rossi in qualunque settore, il passaggio in Q2 di Smith e Hayden, che hanno chiuso settimo e dodicesimo, nella classe dei big.
Ma la parte, il settore, la sezione, la tornata più emozionante di queste qualifiche è stata sicuramente la seconda sessione.
Quindici minuti di adrenalina pura che hanno visto la chiusura, in pole position, del tempo stratosferico e della classe stratosferica del campione del mondo in carica: Marc Marquez.
A seguirlo, inaspettatamente, alla luce delle statistiche, Jorge Lorenzo, affamato di punti e assetato di vittoria, lui che non s’arrende e che sta risorgendo, dopo l’ultimo Gran Premio, chiuso a quota zero punti.
Terza, brillante qualifica per Dani Pedrosa, costante, vicinissimo, impetuoso, su una Repsol Honda da dieci in pagella.
Quarto cronometro per la Yamaha di Aleix Espargaro e, mozzafiato, quinto tempo per la Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso (il quale, virtualmente, a tre minuti dalla conclusione, ha fatto registrare un secondo, fantastico tempo).
Sesto Valentino Rossi, settimo Smith e, soprattutto, ottavo tempo per l’abruzzese Andrea Iannone, in sella ad una Ducati Pramac che migliora di gara in gara.
Chiude nono Bradl, che ha sfidato Marquez con una provvisoria pole, nonostante, a metà Q2, sia stato vittima di una bruttissima caduta al centro della pista.
Per fortuna non è avvenuto nulla di grave e, anzi, Bradl si è rimesso in pista e ha fatto registrare tempi, comunque, memorabili.
Nella classe regina, nella classe dei veloci, nessuna delusione nemmeno in queste qualifiche.
In queste qualifiche tutte nuove e più veloci che mai.