Mentre il tedesco della RedBull Sebastian Vettel, non si sa per quale motivo, ha perso l'ottimismo e il sorriso delle precedenti stagioni e dice che "il sound della nuova Formula1 fa schifo”, Fernando Alonso, dal canto suo, tra le righe risponde e afferma che "serve ancora un po' di tempo per giudicare le gare, lo show e la reazione della gente".
Certo, che occorra tempo per giudicare come e in che modo la Formula1 sia cambiata, è un fatto ovvio, ma, alla luce della trascorsa gara, un pronostico mentale di chi si giocherà il titolo mondiale di questa stagione 2014 è già possibile.
E, senza mezzi termini, lo stesso Alonso, assolutamente ottimista, dice: "Io credo che possiamo lottare per il campionato, abbiamo un potenziale superiore a quello visto in Australia, dobbiamo soltanto riuscire a mettere insieme tutti gli elementi e certamente avremo un weekend migliore.
Possiamo diventare più forti e fare meglio, ne sono certo. Non è stato un avvio perfetto, è sembrata una ripetizione di quanto accaduto negli ultimi anni, ma questa volta le regole sono differenti così come lo sono le potenzialità di sviluppo. Le nostre possibilità di fare bene sono ancora perfettamente intatte".
L'affermazione del ferrarista proviene da un'analisi accurata del gran premio australiano e dell'avvio malesiano, tanto che, ai giornalisti accorsi a Sepang, Alonso spiega: "Dobbiamo comprendere, in base a come vanno le prossime gare a livello di prestazioni, quanto velocemente sarà necessario sviluppare la vettura. In Australia non siamo stati soddisfatti delle nostre prestazioni e abbiamo bisogno di fare uno step di miglioramento il più velocemente possibile".
Evidente quanto la grinta del ferrarista prometta bene e giunga altera, a scanso dello spietato realismo del pilota che, al ricordo del Gran Premio del 2012, quando da nono fu primo, dice: "sono cose che capitano solo una volta nella vita".
Ma, calcolando che in Spagna rimontò da undicesimo a primo, le volte sarebbero già due...