In Australia la gara si è sviluppata tra ritiri inaspettati e amari risultati nei confronti di quei piloti, i quali, negli ultimi cinque anni, hanno fatto la storia della Formula 1 come la conosciamo oggi.
Ma, fatta eccezione per Felipe Massa (costretto all’out in seguito ad un contatto con Kobaiashy partito male e in testacoda), gli altri due grandi veterani quali Hamilton e Vettel sono stati costretti al ritiro, in via implicita, per fronteggiare le nuove norme della Formula1 2014.
Infatti, poiché quest’anno il set di motori utilizzabili ne conta sei, i piloti, per tenersi buoni i motori a fine campionato, quando non perseguono ottimi risultati, sono chiamati al ritiro dalla propria scuderia e concludono la gara così: a zero punti.
È stato questo il caso di Vettel (il quale era sedicesimo, in serie difficoltà e al quale, forse, rientrare ha fatto bene) ed è stato anche il caso di Lewis Hamilton, il quale, però, tanto male non stava, nel suo sesto posto.
Evidente quanto le nuove regole siano, per molti versi restrittive, ma evidente anche il fatto che sia premiata l’affidabilità del motore e la capacità di salvaguardare e conservare in buono stato gli strumenti di cui si dispone per fronteggiare le diciannove gare previste.