Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

MotoGP, GP Emilia Romagna 2021: guida al tracciato

Un tracciato composto da brevi rettilinei, curve veloci, rapidi cambi di direzione e tre punti di sorpasso. Analizziamone le caratteristiche

Condividi su:

A tre settimane di distanza dal gran premio delle Americhe che si è disputato presso il Circuit Of The Americas e vinto da Marc Marquez, il Motomondiale farà tappa al Misano World Circuit Marco Simoncelli per il sedicesimo appuntamento iridato delle classi MotoGP, Moto2 e Moto3La pista situata a Misano Adriatica, per la precisione nella frazione di Santa Monica vicino al bacino del Conca in provincia di Rimini, è stata inaugurata il 4 agosto 1972 dopo due anni dall’inizio dei lavori. Il progetto dell’impianto venne disegnato e realizzato dell’Ingegner Cavazzuti sotto la guida di Enzo Ferrari. Il nome originario del tracciato fu ‘Circuito Internazionale Santamonica’, denominazione mantenuta sino al 2006. Successivamente, divenne Misano Wolrd Circuit fino al 2012. Dal 9 giugno 2012 il tracciato porta la denominazione di ‘Misano World Circuit Marco Simoncelli’ in memoria del giovane pilota romagnolo scomparso in seguito all’incidente a Sepang nel corso del gran premio della Malesia che si disputò il 23 ottobre 2011. Nel corso delle decadi, il layout è stato modificato in più di un’occasione. Nella configurazione attuale, il tracciato misura 4226 metri ed è composto da sedici curve, delle quali dieci a destra e sei a sinistra.
Il record assoluto sul giro appartiene a Maverick Vinales, che la passata stagione aveva ottenuto la pole position fermando il cronometro sull’1:31.077 alla media oraria di 167 km/h. Il record in gara, invece, è stato stabilito da Enena col giro più veloce del gran premio di cinque settimane fa in 1:32.242 alla media oraria di 163.7 km/h. La distanza di gara prevista per ognuna delle quattro classi è la seguente: MotoGP 27 giri (114.1 km), Moto2 25 giri (105.7 km), Moto3 23 giri (97.2 km).
In fondo al rettilineo del traguardo, della lunghezza di 530 metri, vi è Variante del Parco, una chicane destra-sinistra delle curve 1 e 2, da affrontare rispettivamente in terza marcia a 143 km/h e in seconda velocità a 101 km/h. Successivamente vi è verso destra la curva 3, da affrontare in terza marcia a 156 km/h, alla quale seguono nella medesima direzione le curve 4 e 5, ambedue si percorrono in seconda marcia a 88 km/h e a 114 km/h.
In seguito alla cinque vi è il cambio di direzione verso sinistra della curva 6, la cui velocità di percorrenza è di 158 km/h in terza marcia, che immette sul curvilineo verso sinistra che porta alla frenata della Quercia (curva 8).
Secondo i tecnici della Brembo si tratta del punto di staccata più impegnativo del tracciato italiano. Le moto della classe regina passano da 268 km/h a 79 km/h nello spazio di 209 metri e nell’arco temporale di 2,24 secondi. Il carico massimo esercitato sulla leva del freno è di 5.9 kg, la decelerazione massima è pari a 1.5 G. La potenza frenante è di 12.6 bar, la temperature del disco raggiunge picchi di 760°. La otto è una sinistra da fare in seconda marcia a 98 km/h è uno dei punti di sorpasso della pista emiliana.
La trazione in uscita porta verso la doppia destra delle curve 9 e 10, da percorrere in seconda marcia alle rispettive velocità di 154 km/h e e 105 km/h, nelle quali è fondamentale sacrificare l’ingresso mantenendo una traiettoria più larga, in modo da massimizzare l’accelerazione rimanendo adiacenti al punto di corda. Dopo vi è un breve rettilineo che porta verso le tre curve più veloci, tutte verso destra, del tracciato romagnolo: Curvone (6a, 263 km/h), curva 12 (5a, 245 km/h) e curva 13 (4a, 188 km/h).
In seguito a questa sequenza di curve veloci, vi è la frenata della Curva del Carro (curva 14). Nella medesima direzione delle tre curve a antecedenti, la quattordici si affronta in prima marcia a 79 km/h. Il seguente allungo, porta alla doppia sinistra delle curve 15 e 16: la prima ha velocità di percorrenza di 189 km/h in terza marcia parzializzando l’acceleratore, mentre la seconda si affronta in seconda a 121 km/h ed immette sul rettilineo del traguardo.

Condividi su:

Seguici su Facebook