Vito Dell'Aquila è il primo azzurro nato nel 2000 a vincere l'oro alle olimpiadi Tokyo 2020.
Dell'Aquila ragazzo del meridione d'Italia che conquista la vetta con sudore e fatica battendo il tunisino Jendoubi.
Finisce 16-12, dopo un risultato iniziale di 0-5, l'ultimo incontro del suo combattimento nella categoria 58 chili del taekwondo.
Dell'Aquila vive a Mesagne, un paesino di pietra bianca a pochi chilometri da Brindisi.
Nello stesso luogo e' nato anche Carlo Molfetta, oro del taekwondo a Londra e scopritore di Dell'Aquila. "Siamo la Jesi del nostro sport - dice l'olimpionico del 2021 - Cosa abbiamo in più? Abbiamo più "fame di vittorie".
Lo ha confermato sul tappeto di Tokyo oggi Dell'Aquila.
Un percorso coraggioso, battendo agli ottavi l'ungherese Salim 26 a 13, ai quarti il thailandese Sawehkwiharee 37-17 e in semifinale l'argentino Guzman 29 a 10. Poi in finale ha sconfitto il tunisino Jendoubi per 16-12 con una rimonta arrivata negli ultimi secondi di gara. "Questo oro è il simbolo di un'Italia che riparte dopo esser caduta: noi del taekwondo dopo Londra e Rio avevamo avuto un passaggio a vuoto, ma abbiamo cercato il talento, l'abbiamo coltivato. E poi Vito ha fatto il resto - ha detto il presidente Fita, Angelo Cito - Aver dato il primo oro all'Italia Team in questi Giochi ci fa sentire ancor piu' italiani".
Dell'Aquila ha commentato così la sua vittoria: "Ero certo dell'oro e volevo dedicarla a mio nonno, morto un mese fa: so che mi guardava da lassù".
(Foto e fonte ansa.it)