Prima della lunga pausa estiva, il Motomondiale fa tappa al TT Assen Circuit che torna ad ospitare le quattro categorie dopo la cancellazione dell’edizione 2020 a causa dell’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia Coronavirus. Secondo i tecnici Brembo che hanno analizzato le caratteristiche del tracciato olandese, Assen rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà pari a uno, il più basso dei circuiti presenti nel calendario di quest’annata, inferiore ai 2 punti di Phillip Island e dell’Autodromo Internacional do Algarve.
La velocità massima non supera i 310 km/h ma, la presenza delle numerose curve veloci garantiscono un ottimo raffreddamento degli impianti frenanti. E proprio la presenza di così tante curve, diciotto complessivamente, rappresenta il miglior banco di prova dei cerchi Marchesini. Anche per la stagione 2021 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano quasi due terzi delle moto presenti in pista in MotoGP: per l’anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze.
Tutti questi esemplari discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico e garantiscono massima rigidezza e minima inerzia. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme ai pneumatici costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l’accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata. Marchesini realizza anche soluzioni che assicurano alte prestazioni agli utilizzatori delle moto stradali. Contraddistinti da uno stile inconfondibile, sono realizzati impiegando metodi di progettazione, analisi strutturale e sperimentazione all’avanguardia.
I cerchi M7R Genesi dispongono di 7 razze costituite da una lega di magnesio impiegata per applicazioni aerospaziali lavorata attraverso una forgiatura multi-direzionale e l’uso di stampi ottimizzati sulla geometria finale della ruota: la riduzione di peso rispetto ai cerchi di serie va dal 26 al 41 per cento a seconda del modello di moto. Il circuito di TT Assen è molto guidato, con curve veloci in sequenza e una sola curva secca che peraltro presenta un calo di velocità inferiore ai 180 km/h. Fatta eccezione per il Circuito Bugatti di Le Mans, nelle piste su cui si è già corso quest’anno c’è sempre stata almeno una frenata con una decelerazione superiore ai 200 km/h, con punte vicine ai 250 km/h.
Le dieci frenate di ogni giro comportano un uso complessivo dei freni di 29 secondi, equivalenti al 31 per cento della durata della gara. Anche per il Mondiale Superbike che sarà qui impegnato fra un mese le frenate sono dieci ma l’utilizzo dei freni è di poco superiore ai 26 secondi al giro, anche se il carico sulla leva del freno delle derivate di serie è di quasi 38 kg al giro a fronte dei 36,6 kg della MotoGP. Delle dieci frenate del TT Circuit Assen solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre otto sono di media difficoltà e la restante è light.
La frenata in discesa a destra della curva Haarbocht (curva 1) è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 285 km/h e i piloti frenano per 4,3 secondi in cui percorrono 221 metri. Per raggiungere i 111 km/h necessari per impostare la curva i piloti esercitano un carico di 5,3 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 G.