Joan Mir analizza la stagione che verrà. Intervenuto lo scorso 3 febbraio nel corso di una video conferenza stampa su Zoom per il sito ufficiale della MotoGP, l’iridato della classe regina 2020 si è espresso su quello che si aspetta dal mondiale 2021.
La passata stagione, lo spagnolo della Suzuki Ecstar si è laureato campione del mondo a bordo della ‘GSX-RR’ contro ogni pronostico e aspettativa della vigilia.
Pur vincendo un solo gran premio (GP Europa), l’iberico ha fatto della costanza la chiave del suo successo. Nonostante un solo successo di tappa, il nativo di Palma de Maiorca ha conquistato ben sette podi e ha sfruttato al massimo ogni occasione, mostrando di reggere la pressione e commettendo pochissimi errori.
Pur essendo il campione in carica della categoria, il pilota della Suzuki crede di non essere il favorito per la nuova stagione: “per essere considerato il favorito devo mostrare molto di più. L’anno passato abbiamo vinto il mondiale più grazie all’astuzia e alla costanza che alla velocità. E’ altrettanto vero che l’esperienza non aiuta a migliorare la velocità. Teoricamente abbiamo buoni strumenti per difendere l’iride, sono l’uomo da battere ma non il favorito” ha rimarcato Mir.
Se si analizza l’andamento della scorsa stagione, si può denotare come il pilota classe 1997 abbia quasi sempre migliorato la domenica in gara il piazzamento ottenuto in griglia di partenza al sabato in qualifica. Forse è proprio per questa ragione che ha ritenuto di aver vinto la corona iridata più per costanza che per velocità pura.
Va comunque sottolineato il fatto che Mir sia un pilota capace di avere una progressione costante nell’arco della distanza di gara, specialmente nella seconda metà.
Per lo spagnolo, il favorito resta Marc Marquez, seppur il pluri iridato sia fuori dal 19 luglio 2020 a causa delll’incidente al Circuito de Jerez-Angel Nieto: “dal mio punto di vista, Marquez è ancora il favorito. Ha vinto otto titoli iridati, ha più esperienza e più velocità – ha evidenziato Mir – per queste ragioni sarà il favorito. A parte lui, non vedo un altro favorito, probabilmente sono io ma con Marc in pista, sulla carta lui avrebbe la meglio”.
Eccezion fatta per l’otto volte campione del mondo della HRC, l’iberico della Suzuki vede in Alex Rins, suo compagno di squadra, un rivale di spessore per la lotta all’iride.
Il pilota catalano ha chiuso il 2020 al terzo posto in classifica, dopo un inizio di stagione difficile a causa dell’infortunio nella tappa inaugurale a Jerez. Infortunio che ormai è alle spalle, proprio per questo motivo la lotta tra i due compagni di scuderia potrebbe essere ancor più marcata nell’arco di questa stagione.
“Alex (Rins) sarà un avversario forte come lo è stato la scorsa stagione. Nella prima parte del mondiale 2020, non era al massimo della condizione fisica a causa dell’infortunio, ma in seguito è sempre stato competitivo. Eravamo in battaglia ad ogni appuntamento stagionale – ha evidenziato Joan Mir – tutti possono commettere errori perché non è facile esserne esenti nella distanza totale dell’annata. Gli incidenti fanno parte del nostro mestiere, per tale motivo dobbiamo gestire al meglio le situazioni. Alex ha superato le difficoltà iniziali dettate dall’infortunio e sarà competitivo quest’anno e già l’anno scorso lo era molto”.
Infine, l’iridato della casa nipponica ha espresso in una frase cosa c’è da aspettarsi da lui nella stagione che prenderà il via il prossimo 28 marzo al Losail International Circuit: “dentro di me, voglio essere il migliore. Voglio ottenere più pole position e più successi, di conseguenza cercheremo il modo per riuscirci” ha concluso Joan Mir.