Luna Rossa challenge protesta formalmente con la giuria della 34/a America's cup di vela, chiedendo l'annullamento delle ''regole introdotte dal direttore di regata il 29 maggio (Regatta notice 185 e 189). Il team italiano, in corsa per il trofeo messo in palio fra gli sfidanti del 'defender' Bmw Oracle, sostiene che gli organizzatori dell'evento abbiano ''violato i regolamenti della 34/a America's cup, eccedendo in giurisdizione e autorita'''. ''Uno dei pilastri dell'evento - si legge, in una nota di Luna Rossa - e' il regolamento di classe, proposto dal defender e accettato dai challenger quando lanciano la sfida''. ''Le regole possono essere cambiate solo con il consenso dei team concorrenti (art. 4 del regolamento Ac72), come e' successo per una dozzina di emendamenti. Questa garanzia e' fondamentale, per i diritti dei challenger''. Lo scopo della norma e' di impedire al 'defender' - o a qualunque terzo - di cambiare le regole del gioco improvvisamente o unilateralmente, come il direttore di regata tenta di fare: il suo intendimento di mettere fuori stazza la nostra barca, a pochi giorni dall'inizio delle regate e con la scusa della sicurezza, e' chiaro''. Luna Rossa si dice ''favorevole a piu' severe norme di sicurezza'', ma le regole su timoni, elevatori dei timoni, maggior dislocamento, ''non hanno nulla a che vedere con la sicurezza''. ''Il loro unico effetto - sostengono nel team Prada - e' di aumentare la velocita'''. Luna Rossa ha chiesto alla giuria di programmare l'udienza a una data precedente alla prima regata dei Round Robin del 7 luglio.