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Out, contatti e scuse

Motogp da fuoriclasse

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Proprio durante l’ultima gara del mondiale di motogp, chiunque avesse acceso il televisore e seguito questa gara, si sarebbe appassionato incommensurabilmente, tra sorpassi su sorpassi, qualche scivolata in basso e scuse post-contatti.
È ora di fare un bilancio di questo gran premio di Valencia bollente e feroce.
Dopo la partenza brillante di Jorge Lorenzo e la scivolata di Marc Marquez in quarta posizione, a prendere le redini dei sorpassi è Dani Pedrosa, solitamente poco inferocito e piuttosto silenzioso, mai insidiatore, fermo nella sua pulizia.
Eppure, per ben dieci giri non ha fatto che provocare Jorge, entrando, al secondo giro, all’interno della traiettoria e firmando sorpassi come non se ne vedeva da tanto tempo, alla inaudita velocità di 325 km orari.
Questo valzer provocante è durato fino all’undicesimo giro, quando Pedrosa  ha avuto un contatto con Jorge, che gli ha tagliato la strada e lo ha fatto retrocedere in quinta posizione (sopraggiunto da Marquez, Bautista e Rossi).
Lorenzo dichiara “in quella curva è stato molto rischioso perché non mi aspettavo che lui frenasse così presto e gli ho chiesto scusa”.
C’è chi dice, come Max Biaggi, che la colpa non sia di Lorenzo, nonostante l’evidente taglio: “è un contatto che ci può stare e Lorenzo è stato incastrato in una situazione senza poter girare” e c’è chi Lorenzo lo sanzionerebbe a priori.
Resta il fatto che durante la gara è stato annunciato che sia, invece, lo stesso Dani Pedrosa ad essere sotto investigazione e non si sa per quale motivo.
Parlando proprio di scetticismo, resta da capire perché due moto di due veri fuoriclasse siano finite fuori durante la gara: la Yamaha di Cal Crutchlow durante il ventunesimo giro e la Ducati di Andrea Iannone a soli quattro giri dal termine (dopo una bellissima sfida con Andrea Dovizioso per la nona posizione).
Peccato per l’italiano Andrea e peccato anche per Crutchlow, il quale, da oggi, dice addio alla Yamaha e inizia i test ufficiali con la nuova Ducati Desmo16.
Dunque, tra saluti, ritorni e dubbi, una bellissima gara firmata “fuoriclasse” e chiusura stagione come tutti sognano.

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