Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Settima pole per Vettel

In India, Rosberg e Hamilton scatteranno bene

Condividi su:

Fernando Alonso, questa mattina, è sceso in pista col suo casco nuovo, con sopra inciso, in colore sgargiante, un bel 1571, numero dei punti ottenuti complessivamente in tutte le gare disputate.
Un tentativo, insomma, di mostrare orgogliosamente a tutti uno dei record di questa formula1 abituata alle statistiche.
Ma il record di oggi è stato quello di Vettel, con la sua settima pole stagionale, che gli ha permesso di soffiare la scena ad Alonso, calcando accuratamente il circuito indiano di Buddh International, che domani, probabilmente, gli regalerà il titolo mondiale, impacchettato per bene, con fiocco blu.
Tutto sommato, nonostante la pole sia, ancora una volta, del tedesco della RedBull, le qualifiche sono state appassionanti e combattute, a partire dalla q1, la quale ha visto prevalere, niente meno che Button, Webber e Ricciardo, i quali, poi, in q3 ci sono arrivati a stento (Button decimo, sul filo del rasoio), oppure non ci sono neppure arrivati (Ricciardo non oltrepassa la soglia della seconda eliminatoria).
Vettel in q1 era solo undicesimo, con la sua gomma bianca, la quale, però, come meditato per bene, poteva giovare molto in fatto di strategia.
Ed effettivamente, in q2, Vettel ha chiuso in prima posizione, davanti, però, ad un Fernando Alonso carico e grintoso, che prometteva bene e che sfatava un mito ormai troppo consueto: dimostrava a tutti che quella Ferrari era pronta a riscattarsi e aveva stesso passo gara della RedBull, con medesime gomme e medesima adesione e, anzi, un potenziale addirittura più alto nel t1.
Ma in q3 si è tutto ribaltato ed Alonso, nonostante sia uscito secondo, con la sua gomma bianca e nonostante un primo giro brillante, ha lasciato trascorrere troppo tempo prima di riscendere in pista e, all’ultimo giro, sapeva perfettamente che avrebbe dovuto brillare, oppure si sarebbe ritrovato dietro. Ed ecco che ha chiuso definitivamente in ottava posizione, dicendo, già da ora  (miracoli a parte!) addio al mondiale.
Tornando in griglia di partenza, dopo la pole position di Vettel, fa capolino uno scattante Rosberg in seconda posizione (autore, ieri, di libere perfette) e, a seguire, c’è Lewis Hamilton, metà felice, metà pensieroso, poiché la maledizione dei problemi alla vettura ogni volta che va a punti, puntualmente, si ripresenta.
Quarto posto per Mark Webber (dal quale, senza misteri, Chris Horner si aspettava di più) e quinto, inedito posto per Felipe Massa, il quale di rischi ne ha corsi davvero tanti, con un nono posto in q2 (in eliminatoria sul filo del rasoio) e con uscita in q3 a niente meno che 30 secondi dalle bandiere a scacchi.
Qualifiche vissute intensamente, con brividi inediti e speranze riposte. Tuttavia: l’ennesima conferma di quanto la RedBull non tema nessuno.
Certo, il motto di Steve Mc Quenn: “La vita è correre. Il resto è soltanto attesa”, oggi, lo si può benissimo regalare, autografato, a Sebastian Vettel, il quale, certamente, aspetterà domani con un’ansia indescrivibile.

Condividi su:

Seguici su Facebook