Stappino pure l’ultimo fiasco di vino.
Lo stappino i calciofili di Frascati, ormai assuefattisi alle imprese dei loro beniamini nel calcio professionistico: da domenica sera la Lupa Castelli Romani è tornata in serie D, al termine di un campionato perdente da ogni punto di vista che, in pratica, l’aveva condannata già da mesi. C’è voluto davvero poco perché l’inadeguata truppa affidata, da ultimo, alle cure di Mario Palazzi, finisse in fondo alla classifica, e non è bastata quasi un’intera stagione per togliersi da quel pantano.
Matematicamente, i laziali potrebbero ormai soltanto portarsi ad un punto dalla penultima, l’Ischia, ammesso naturalmente che vincano tutte e quattro le partite rimanenti di questo campionato. La XXX ha deciso: arrivederci simpatici frascatani, per soddisfazioni più corpose ritentate pure in futuro. Fra una settimana alla Lupa potrebbe far compagnia anche la Pro Patria, altra predestinata alla rovina già da vari mesi: il calendario dice che i bustocchi in quattro giornate (vincendo sempre, naturalmente) potrebbero ancora agganciare, a 19 punti, l’Albinoleffe penultimo. Ammesso, però, che i bergamaschi decidano di fermarsi del tutto. Meglio guardare in faccia la realtà , allora: arrivederci tigrotti, il vostro blasone merita certamente un ritorno rapidissimo su questi palcoscenici.
Quattro giornate alla fine, dunque: la coperta è sempre più corta e il campionato di Lega Pro comincia a emettere decreti con lo sguardo fisso sugli alluci. In fronte, invece, ancora non riesce a guardarsi, ma non perché si vergogni di sé, bensì perché molte delle situazioni all'altezza del suo sguardo ne mettono tuttora alla prova l'astigmatismo (magari si potrebbe anche parlare di presbiopia; dopotutto, pur trovandoci in primavera, il torneo è ormai giunto all'inverno della sua vita). Ed è, questa, la ragione per la quale gli risulta ancora disagevole mettere esattamente a fuoco, a quell'altezza appunto, gli esiti a termine ravvicinato anzi ravvicinatissimo. Comunque è questione di poco, a questo punto, e gli occhiali, potremmo dire, sono già a portata di mano.
Cominciamo il nostro racconto, come sempre, dal girone A. Qui il Pordenone ha vinto sabato in casa contro il Feralpisalò con uno scoppiettante 3-2, e, grazie all’inaspettata debacle interna domenicale del Bassano contro il Pro Piacenza (3-1 per gli emiliani), si insedia nuovamente come vice-capolista. Di scena la domenica anche la squadra dominatrice del girone, il Cittadella che, grazie al suo ampio margine di distacco sulla seconda (dal Bassano al Pordenone non cambia il +10), può concedersi un rilassante 2-2 in quel di Reggio Emilia. Alla truppa di Venturato mancano ora tre punti, tre soli punti, per staccare il biglietto di pronto ritorno in serie B.
Quasi tutte di sabato, invece, si sono concentrate le grandi emozioni di vertice nel girone B. Ad inizio week end la Maceratese ha vinto in casa contro il Tuttocuoio e, approfittando del pareggio del Pisa di Gattuso nel derby di Lucca, si trova ora a tallonare ad un solo punto di distanza i nerazzurri toscani. Domenica la Spal si è imposta tra le proprie mura sul Santarcangelo (3-1) e, per effetto di quest’ennesimo successo, si è portata da +6 a +8 sugli inseguitori galileiani.
Nel girone C, grande attesa il sabato per lo scontro diretto Casertana-Foggia, vinto dai rossoneri pugliesi per 2-1. I dauni salgono così a quota 56 punti, dove riabbracciano i cugini del Lecce, che sempre di sabato si sono fatti fermare in casa dall’Akragas sullo 0-0. Lunedì, poi, il Benevento ha allungato di un punto sulle inseguitrici, ed è arrivato a 60, pareggiando per 1-1 sul difficile campo del Cosenza, che resta quinto a 52.