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Anticipi serie A, Roma fermata in casa

Palermo in bianco ad Empoli

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Succede all’alba della XXX di campionato.

La mostruosa marcia della Roma viene fermata, all’Olimpico, dall’Inter che ha ancora voglia di rientrare nella grande corsa-Champions. In realtà, per come si erano messe le cose in campo nell’anticipo di prima serata di sabato 19 marzo, la manciniana più che guadagnare un punto (comunque sempre prestigioso, specie contro una Roma come quella di oggi) ne ha persi due, essendosi trovata a condurre la gara dall’inizio della ripresa e quasi fino a sette minuti dal fischio finale.

Fossero riusciti a spuntarla, i nerazzurri avrebbero fatto sentire il loro fiato sul collo dei capitolini, anche se, forse, non avrebbero superato il dualismo con la Fiorentina; invece, rebus sic stantibus, si sono messi nelle condizioni di farsi nuovamente superare dai viola, ammesso, naturalmente, che quest’oggi la truppa di Sousa riesca a fare risultato pieno sul difficile campo del Frosinone

La partita. Il primo tempo si chiude con una Roma in crescita:  gol annullato a Salah al 35’ e miracolo di Handanovic su un tiro ravvicinato di El Shaarawy, cinque minuti dopo. Nella ripresa, sette minuti dopo il fischio d’avvio, arriva il vantaggio ospite: Brozovic si avventa su un pallone malissimamente gestito da Manolas e serve Perisic, che di sinistro con un diagonale infilza Szczesny, il portiere ceco della Roma.

Niente di irrimediabile, comunque, c’è solo da attendere un po’: fallisce Dzeko al 64’, non centra il bersaglio El Shaarawy al 75’, e non è fortunato neppure Salah all’81’, ma poi finalmente all’83’ è Nainggolan a metterla dentro, in scivolata: doppia lode al belga-indonesiano, capace di trasformare un tiro balordo di Dzeko in un assist-chiave.

L’altro anticipo, cioè quello del tardo pomeriggio al “Castellani” tra Empoli e Palermo, finisce anch’esso col risultato di parità ma a reti inviolate. Un punto in bianco pressoché ininfluente per i biancoazzurri toscani e addirittura dannoso per i siciliani, che con la carenza di vitamine da classifica che si ritrovano avrebbero semmai bisogno di vincere, vincere, vincere e ancora vincere.

L’occasione per poterlo fare, in realtà, i rosanero l’avevano avuta al 78’, quando, sugli sviluppi di una punizione, lo sloveno Struna non trovava il tempo per abbinare un po’ di precisione alla potenza del suo tiro al volo. Che si spegneva sopra la traversa, e finiva così in pasto alle stelle, come le speranze della squadra di Novellino di chiudere il campionato senza patemi.  

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