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New York, cifra record per taccuino Turing

L’oggetto è stato battuto all’asta

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La sua storia è stata raccontata in un recente film di successo, The Imitation Game, premio Oscar 2014.

Alan Turing (1912-1954) è stato un insigne matematico e logico inglese, padre dell’informatica. Il suo algoritmo infatti è alla base del funzionamento dei nostri pc, di cui egli stesso propose un antesignano con la celebre macchina che porta il suo nome. Fu inoltre il pioniere del concetto di intelligenza artificiale, e maestro della scienza crittografica. Proprio per la sua competenza in questo campo, durante la II guerra mondiale diede un contributo decisivo ai Servizi segreti del suo Paese nello sforzo di decifrare i messaggi in codice usati dall’esercito del Terzo Reich nelle sue comunicazioni.

 Tra i tanti manoscritti inediti del genio, caduto in disgrazia dopo il suo arresto per omosessualità – siamo all’inizio degli anni ’50 –  e costretto a suicidarsi prendendo spunto dal film Biancaneve (mangiò una mela avvelenata), uno in particolare è balzato agli onori delle cronache lunedì 13 aprile.

Si tratta di un taccuino di cinquantasei pagine con i suoi appunti di lavoro, giunto nella disponibilità di Bonhmas, casa d’aste newyorkese, e venduto in asta alla cifra stratosferica di oltre un milione di dollari. Il sito di Bonhmas (www.bonhams.com) precisa che il contenuto del quadernetto riguarda preziosissime note sui fondamenti della notazione matematica e informatica. La casa d’aste ha inoltre annunciato che una parte del ricavato della vendita verrà devoluto in beneficenza.

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