Il premio Nobel per la fisica 2014 è stato assegnato a tre scienziati giapponesi: Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura per aver inventato il led a luce blu componente essenziale dei sistemi di illuminazione moderna e che insieme ai già noti led a luce rossa e verde, ha permesso di ottenere led a luce bianca.
Led è l’acronimo dell’inglese Light Emitting Diode ossia diodi a emissione luminosa. Il loro campo principale di applicazione è nel settore dell’illuminazione commerciale. Il cuore del Led non è quel sottile filamento di metallo che ha sempre rappresentato la comune lampadina, bensì un piccolo dispositivo (diodo) costituito con materiale semiconduttore (come il silicio) dove il passaggio della corrente produce luce sotto l’azione di un campo elettrico (elettroluminescenza).
Le lampade a Led già presenti sul mercato, hanno un’efficienza 20 volte superiore rispetto ad una lampada elettrica e 4 volte rispetto ad una lampada a neon. Grazie ad esse, oggi , abbiamo un flusso luminoso sempre più brillante ed economico.
“Il potenziale di efficienza in Italia nel settore dell'illuminazione al 2020 è stimabile in circa 35 miliardi di kWh. Investire in LED e negli altri sistemi efficienti di illuminazione sia nelle case che negli uffici e nelle industrie consentirebbe di eliminare completamente la produzione di elettricità di tutti gli impianti a carbone” commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.