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Immuni, si parte: ecco come funzionerà la App di tracciamento anti Covid

Il meccanismo, i nomi e gli intrecci politici ed economici e i costi per la collettività

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Si chiamerà “Immuni” l'App che il Governo ha deciso di adottare per la lotta contro il Coronavirus. Il Commissario Domenico Arcuri ha firmato infatti l'ordinanza che dispone di procedere alla “stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d'uso sul software e l'appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa”, ideatrice del progetto di tracciamento dei contatti interpersonali, per la prevenzione di contagi da Covid-19.

I nomi e gli intrecci

La società Bending Spoons Spa - “piegare cucchiai” - così come riportato dall'agenzia “AGI”, nasce a Copenhagen nel 2013, e nel 2014 si trasferisce in Italia, Paese d'origine di quattro dei suoi cinque giovani ingegneri fondatori: Luca Ferrari, Francesco Patarnello, Matteo Danieli, Luca Querella e Tomas Greber.

La società è il primo sviluppatore di App in Europa, vantando al suo attivo oltre 200 milioni di download, 270 mila nuovi utenti al giorno, una dozzina di App realizzate ed un fatturato di 45,5 milioni di Euro (nel 2018).

Tra i tanti investitori di Bending Spoons, come riporta “il Sole 24 ore”, ci sarebbero vari nomi dell'imprenditoria e della finanza italiana di altissimo livello tra cui i tre figli di Berlusconi (Luigi, Eleonora e Barbara), Renzo Rosso, Giuliana Benetton, Paolo Marzotto, i Lucchini e i Dompè, Tamburi, il fondo Nuo Capital, Mediobanca, il finanziere Davide Serra, la holding H14 di Matteo Brabant (vicino a Beppe Sala), il colosso di e-marketing Jakala e il leopoldino (vicino a Matteo Renzi) Luca Foresti, che guida il Centro medico Sant'Agostino di Milano, la Vodafone e John Elkann.

Il funzionamento

Immuni non sarà obbligatorio, ma scaricabile solo su base volontaria e gratuita sul proprio telefono. Quando due persone si trovano distanziate a meno di un metro circa (e per alcuni dispositivi a meno di 5 metri) gli smartphone tramite bluetooth si “agganciano”, rendendo possibile (in forma anonima) l'attivazione di un alert che indica il possibile contagio avvenuto.

Di conseguenza, come riporta l'infografica dell'agenzia di comunicazione “l'Ego Hub”, tutte le persone che hanno ricevuto la notifica, possono essere poste in isolamento preventivo e sottoposte ai test per la verifica della positività al Covid o meno.

I costi per la collettività

La concessione della licenza d'uso e appalto gratuita a favore dello Stato, pone in essere alcuni interrogativi per il consumatore. Il dibattito è ora improntato infatti sugli eventuali costi “di produzione di Immuni”, e se (qualora ve ne siano) chi e come dovrà corrispondere a Bending Spoons o agli eventuali costi di gestione del sistema.

Domande ancora inevase queste, per un progetto che ancora non decolla e che, ormai con le curve di contagio in fase calante, pone seri interrogativi sulla sua reale utilità vista la fine del periodo legato all'emergenza.

Altro nodo cruciale sono infatti i tempi. Il progetto infatti, in forte ritardo rispetto agli obiettivi per cui è nato, rischia di arrivare “in ritardo” ed essere di scarsissimo aiuto sul piano sanitario.

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