Quattro posti letto, di cui due già attivi, strumentazione d'avanguardia, ampi spazi e, soprattutto, colori e disegni di soggetti fiabeschi per favorire l'umanizzazione delle cure. Appare così la Terapia Intensiva Pediatrica (Tip) di Pescara, oggi inaugurata nell'ospedale cittadino.
Un'iniziativa, frutto della sinergia tra associazioni, Asl e istituzioni, fortemente voluta dall'associazione 'Progetto Noemi' che prende il nome dalla bambina, ora 11enne, alla quale a soli tre mesi fu diagnosticata la Sma1 e che nel tempo è divenuta simbolo delle battaglie di tante famiglie che quotidianamente gestiscono piccoli pazienti con disabilità gravissima. Si tratta della prima e unica Tip d'Abruzzo, regione che finora era tra le sei in Italia senza una struttura del genere.
Con i lavori conclusi a marzo scorso, a partire da luglio la Tip ha già assistito dieci piccoli pazienti. La Terapia intensiva pediatrica, in area dedicata e separata dalla Terapia Intensiva degli adulti, consente di avere un percorso di cura intensiva e avanzata dei bambini critici, di ottenere una migliore prognosi, abbassare la mortalità ed elevare le possibilità di ottenere un recupero ottimale, nonché ridurre la mobilità passiva.
Fondamentale la presenza di medici e infermieri altamente specializzati nella gestione delle esigenze specifiche dei bambini. Non a caso lo svolgimento delle attività formative per il personale rientra nell'ambito di una convenzione con il Bambino Gesù di Roma. Grazie alla donazione del "Progetto Noemi" gli spazi dedicati alla Tip sono stati rinnovati e decorati.
L'opera "L'isola dei colori di Noemi" è stata realizzata dall'artista Silvio Irilli di Ospedali Dipinti. Si tratta di un "percorso che nasce dal 2013" ha detto Sciarretta nel suo intervento, ricordando come Noemi sia diventata "portavoce di centinaia di persone. "È un progetto di portata epocale. Oggi vince tutto l'Abruzzo, vince una comunità intera. Questo è un punto di inizio, non di arrivo".
"Un obiettivo importante e prestigioso che sana una ferita di cui potevamo vergognarci fino a qualche anno fa.
Cinque anni fa ho scoperto che non esisteva in tutto l'abruzzo la Terapia intensiva pediatrica adatta a curare in maniera professionale e competente i piccoli pazienti e che le famiglie che hanno delle situazioni molto gravi".
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all'evento inaugurale della Terapia intensiva pediatrica (Tip) all'ospedale di Pescara.
Il presidente ricorda che, spinti "dalle sollecitazioni dell'associazione Progetto Noemi, che ringrazio per averci accompagnato in questo percorso difficile, in modo costruttivo, dando sempre buoni consigli e sempre collaborando per la soluzione dei problemi, siamo arrivati a questo obiettivo.
Purtroppo - ricorda il governatore - in mezzo ci sono stati due anni di Covid in cui le terapie intensive sono state assorbite dall'emergenza, ma poi, collaborando con il Bambino Gesù, da oggi tutte le famiglie sanno che anche in Abruzzo se un bambino ha bisogno di una terapia intensiva la può trovare qui a Pescara. Stiamo rafforzando l'offerta sanitaria abruzzese e questo credo sia un grande obiettivo raggiunto".
Rispondendo alle domande dei cronisti, Marsilio ha poi aggiunto che "la rete ospedaliera è stata approvata, verrà presto trasformata in legge dal Consiglio regionale e prevede i Dea funzionali, uno strumento e una organizzazione innovativa che abbiamo ottenuto dopo un duro confronto durato anni con i diversi ministri che si sono succeduti e con i diversi governi.
Il Governo Meloni, con il ministro Schillaci - ha affermato - ha approvato questa formulazione e noi pensiamo che il modello abruzzese possa fare da apripista e da esempio per le altre regioni che hanno come noi la caratteristica di una bassa densità demografica e una conformazione orografica prevalentemente montuosa, che non consente di obbedire ai dettami del decreto Lorenzin".
"Un bellissimo esempio, un modello, anche di collaborazione tra tanti attori: la Regione Abruzzo, che si è data da fare davanti a una richiesta di un'associazione e delle famiglie, però poi tanti altri attori hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che sembrava molto lontano fino a qualche tempo fa". Lo afferma il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. "Sono venuta un anno fa - ricorda il ministro - e la strada non si era ancora concretizzata, oggi invece possiamo dire che la Terapia intensiva pediatrica funziona. Penso che per il futuro questa sarà davvero una strada importante per la Regione, per le famiglie, per i bimbi e per tutti, anche per noi".
(fonte Ansa Abruzzo)