Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Intervista alla dottoressa Laura Minafra, specialista in neuropsichiatria infantile e psicoterapeuta

Separarsi senza rancore e conflittualità

Condividi su:

Fenomeno che tende ad aumentare sempre di più. Se la coppia si separa, certamente, qualcosa nel rapporto non va più bene e, allora iniziano forti discussioni o lunghi silenzi, seguiti da un distacco che porta a una relazione più di comodo che d’amore. Le cose si complicano certamente se ci sono dei figli, allora si pone il problema di come affrontare la situazione nel migliore dei modi, per evitare ripercussioni verso i ragazzi. Abbiamo intervistato la dottoressa Laura Minafra, specialista in neuropsichiatria infantile e psicoterapeuta, che lavora presso L’A.I.A.S. mentre in privato svolge la sua professione presso il Centro Medico I Mulini di Selargius, che ci ha spiegato nei dettagli il modo migliore per affrontare una separazione senza che i figli ne paghino le conseguenze.

Dottoressa Minafra, quali sono le conseguenze per i figli, quando i genitori si separano?

Le conseguenze di una separazione sui figli dipendono da diversi fattori, quali, l’età, lo sviluppo psichico del bambino, la conflittualità genitoriale, la qualità del rapporto che ciascun genitore riesce a mantenere col figlio, le caratteristiche individuali, il temperamento, la possibilità di poter contare su un adeguato supporto sociale. Tra questi fattori l’età gioca un ruolo fondamentale, infatti, in ogni fase di sviluppo i problemi vengono vissuti ed elaborati in maniera diversa.

Ci può spiegare più in dettaglio gli effetti della separazione, in base all’età dei figli?

Nel bambino molto piccolo gli effetti saranno meno gravi, a patto però che ci sia una relazione di attaccamento stabile e sicuro con almeno una delle due principali figure di accudimento. Nei bambini in età prescolare si manifestano spesso reazioni di ansia, depressione, angoscia di rimanere soli, associate spesso a sensi di colpa per l’attribuirsi di responsabilità per la separazione, mentre in epoca scolare i bambini solitamente sono in grado di comprendere meglio le problematiche relative alla separazione, si hanno comunque vissuti di perdita, sofferenza con componenti depressive, ansiose, rituali ossessivi o sintomi somatici come cefalee persistenti, dolori addominali, asma bronchiale, ecc. Negli adolescenti le conseguenze sono spesso drammatiche, l’adolescenza è, infatti, per definizione un periodo di crisi, pertanto un evento traumatico come una separazione può essere particolarmente destabilizzante, fino anche alla comparsa di comportamenti devianti o atteggiamenti provocatori come le fughe da casa, l’uso di sostanze stupefacenti, la promiscuità sessuale, l’aggressività, l’abbandono della scuola ecc.

E’ vero che l’incidenza di disturbi importanti si rilevano soprattutto nelle coppie che si separano con una grande conflittualità?

Si può affermare con certezza che, la conflittualità tra i genitori, più che la separazione in sé e per sé, determina effetti negativi sul benessere dei figli. Quando i genitori arrivano a una separazione nella maggior parte dei casi, ci arrivano dopo anni di continui litigi, urla, a volte anche aggressioni fisiche, infatti, purtroppo in caso di forte conflittualità non tutti i genitori riescono a mantenere il loro ruolo genitoriale e quindi proteggere i figli e spesso i bambini vengono triangolati nella conflittualità.

Quindi la vera causa delle difficoltà emotive e comportamentali dei figli, riguardano la conflittualità tra i genitori?

Quando i genitori sono in conflitto, i figli spesso hanno problemi emotivi e comportamentali, indipendentemente dal fatto che siano insieme o siano separati. La vera causa delle difficoltà emotive e comportamentali nei bambini non è l’avere o meno dei genitori separati, quanto piuttosto l’avere dei genitori in conflitto tra loro.

Quanto è importante per i figli che i genitori conducano nel migliore dei modi la separazione?

E’ assolutamente fondamentale per il benessere psicologico dei figli che i genitori riescano, seppure in una situazione di forte tensione emotiva e di malessere che comporta una separazione, a condurre il divorzio nel migliore dei modi, cercando di stravolgere il meno possibile la vita dei figli, mantenendo il più possibile le abitudini precedenti, rassicurandoli sul fatto che non verranno abbandonati, standogli vicino come prima e, collaborare nel trovare un accordo per tutto quello che li riguarda.

Come comunicare, per evitare dei traumi ai bambini che, i genitori presto si lasceranno?

Nella maniera più semplice e sincera, spiegare loro esattamente cosa sta succedendo e, rispondere alle domande dei figli evitando però di incolpare apertamente l’altro coniuge, anche se da parte sua vi possono essere chiare responsabilità. Chiarire ai ragazzi che loro non sono in alcun modo responsabili della separazione, informarli chiaramente sui dettagli organizzativi, per esempio, con chi andranno a stare i ragazzi, i giorni di visita assegnati all’altro genitore, come fare per contattare l’altro genitore.

E’ vero che i figli di separati, hanno più possibilità di sviluppare problemi psicologici?

Non necessariamente i bambini appartenenti a famiglie divorziate sono più a rischio di sviluppare problemi psicologici rispetto ai bambini figli di genitori non divorziati. La ricerca scientifica ha infatti stabilito che, esiste un rischio da due a tre volte maggiore dei figli di famiglie separate rispetto ai figli di genitori uniti, solo nel caso in cui, siano stati esposti a un ambiente familiare altamente conflittuale, ciò significa pertanto che i disturbi mostrati da questi bambini non sono direttamente determinati dalla separazione dei genitori, ma invece dalla conflittualità tra i loro genitori.

I figli delle coppie separate cosa chiedono normalmente ai genitori?

Nella stragrande maggioranza dei casi, i figli di separati inizialmente desiderano che i genitori ritornino insieme, ma quando capiscono che ciò non è possibile, chiedono cose semplici che purtroppo non sempre i genitori riescono a dare loro. Chiedono di continuare a sentirsi amati e protetti da entrambi i genitori, di non stravolgere totalmente la loro esistenza, chiedono di non essere strumentalizzati dai genitori nei loro conflitti.

Dottoressa Minafra, secondo lei è utile un sostegno psicologico nei bambini con genitori separati?

Sarebbe auspicabile che, in ogni processo di separazione, i bambini fossero sostenuti nel processo di elaborazione del trauma e del mantenimento dell’attaccamento a entrambi i genitori, tanto più quando la separazione è conflittuale.

Separarsi senza rancore e senza conflittualità, questo è fondamentale per il bene dei figli.
 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook