Quattro giorni dedicati al cibo. Quattro giorni per scoprire nuovi prodotti, le nuove tendenze, capire come si muove il mercato interno e in che direzione vanno i mercati esteri.
La 17esima edizione di "Cibus", alla Fiera di Parma dal 5 all'8 maggio, apre i battenti in un momento in cui la passione degli italiani per il cibo e la cucina ha raggiunto dei livelli altissimi. All'esposizione internazionale parmense prendono parte 2.600 aziende del settore alimentare.
Spazio dunque al commercio al dettaglio, oltre che alla grande distribuzione, al food service e alla ristorazione fuori casa, ai prodotti biologici, gluten free, halal e kosher; alle Pmi regionali cui è dedicato un incoming specifico di buyer; al mondo dolciario integrato all'area del grocery; alla ristorazione con il ruolo attivo di Alma, la scuola di cucina internazionale.
Come ogni anno, "Cibus" diventa l'occasione per fare il punto sul mercato agroalimentare italiano. Come accade per diversi comparti economici del Paese, anche quello alimentare sta vivendo un momento critico, caratterizzato da una forte stagnazione. Stando ai dati diffusi da Federalimentare, negli ultimi cinque anni il settore ha subìto una contrazione della domanda interna di circa il 14%. Solo nel 2013 la flessione è stata del 4%, controbilanciata dalle esportazioni in aumento di circa il 6%. Anche per questo motivo l'esposizione internazionale di Parma è un appuntamento fondamentale per gli espositori e per i buyers, un modo di entrare in contatto e rafforzare il proprio business in Italia e nel mondo.
I primi mesi del 2014 confermano a grandi linee il trend degli anni scorsi, con qualche piccolo segnale di ripresa. Segnale che stimola un cauto ottimismo degli addetti ai lavori che si aspettano dall'edizione di quest'anno un trampolino soprattutto per l'Expo2015, esposizione universale a Milano che punta proprio sul cibo e sul tema della nutrizione.