Si è concluso oggi il processo all'agricoltore Giorgio Fidenato, che, due anni fa, ha seminato mais Ogm. L'agricoltore, cofondatore del "Movimento Libertario" favorevole all'utilizzo degli Ogm in Italia, è stato assolto dal tribunale di Pordenone per non aver commesso alcun reato.
Immediata la risposta del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo: ''L'agricoltura italiana, in questo momento, non ha assolutamente bisogno degli Ogm''. Un'affermazione che, non entrando nel merito della sentenza, mira a sottolineare le peculiarità dell'agricoltura del Bel Paese. "Noi siamo conosciuti in tutto il mondo per la tipicità e la biodiversità , per l'eccellenza dei nostri prodotti" prosegue il Ministro, sulla linea del decreto contro le coltivazioni Ogm in Italia approvato nei giorni passati. Una posizione in netto contrasto rispetto a quella della Corte di Giustizia Europea, incline alle sementi geneticamente modificate e che già un mesa fa aveva sentenziatoa favore di Fidenato.
La decisione dei giudici penalizzerebbe dunque, come si evince dalle parole del Ministro, il mercato agricolo e le esportazioni dei prodotti Made in Italy. La scelta Ogm renderebbe le produzioni italiane simili a quelle di Cina e Stati Uniti e non incontra il favore della maggior parte dei cittadini e degli agricoltori. Sempre secondo la De Girolamo il mercato agroalimentare italiano, anziché procedere sulla strada dell'innovazione Ogm, deve puntare a combattere l'Italian Sounding, il falso gastornomico che sottrae 60 miliardi ogni anno e a raddoppiare il fatturato potenziando le esportazioni dei nostri prodotti tipici.