Sembrerebbe strano, eppure sposarsi ridurrebbe il rischio cardiovascolare, specie prima dei 50 anni. A confermarlo e' uno studio del dottor Carlos Alvair della New York University, Langone Medical Center, presentato alle sessioni scientifiche del congresso dell'American college of cardiology a Washington. Gli esperti hanno preso in considerazione oltre 3,5 milioni di persone sposate, single, vedove o divorziate, per valutare la salute delle arterie in vari distretti corporei, sia periferici (gambe) sia “centrali”, come cuore e cervello. E' emerso che, a parità di altri fattori che possono influenzare il rischio cardiovascolare di una persona, come ad esempio il peso e la pressione alta, gli individui di entrambi i sessi sposati avevano un rischio cardiovascolare globalmente ridotto. Viceversa, essere divorziati o vedosvi comporta un rischio maggiore per la salute vascolare. Tuttavia, il matrimonio risulta tanto più protettivo per la salute vascolare, quanto più giovani sono i coniugi. Resta da capire quali aspetti del matrimonio siano artefici di questo effetto protettivo. Tra le possibili alternative vi sono la stabile situazione socioeconomica dei due coniugi, la cooperazione e l'aiuto reciproco sulla salute e il riflesso dei benefici emotivi dell'avere un compagno.