Un team composto da ricercatori dell’Università Cattolica - Policlinico Gemelli di Roma, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Pittsburgh ha dimostrato come il fumo di sigaretta apporti seri danni ai dischi intervertebrali. La ricerca, pubblicata sul The Spine Journal e coordinata da Enrico Pola e Luigi Nasto dell’Istituto di Clinica Ortopedica della Cattolica, sottolinea la pericolosità delle sostanze nocive della sigaretta sul Dna delle cellule dei dischi vertebrali. Lo studio è stato condotto su alcuni topolini sani e su altri con un deficit di funzionamento dei meccanismi di riparazione del Dna. Tutti i topi esposti al fumo di sigaretta hanno riscontrato segni gravi di degenerazione discale con perdita in altezza dei dischi intervertebrali. Inoltre, il secondo gruppo è risultato molto più recettivo ai danni indotti dal fumo, sviluppando danni vertebrali leggermente superiori rispetto ai topi sani. Da ciò si evince che il fumo non agisce solo sul Dna, perchè se questa esposizione avviene prima della maturità scheletrica, nel caso dell’uomo nel periodo adolescenziale, gli effetti sulla salute sono maggiori.