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Storie di mancata pietà

Una donna malata di Sla con un figlio di 12 anni rischia il pignoramento della casa

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Storie di mancata pietà
Una donna malata di Sla con un figlio di 12 anni rischia il pignoramento della casa

Una donna di Milano, Roberta Callegaro di 46 anni, madre di un bambino di 12 anni, malata di S.L.A. In modo irreversivibile, (una malattia degenerativa che non lascia purtroppo via di scampo), paralizzata su una sedia a rotelle, con dolori terribili e senza neanche poter comunicare con le parole, riesce ad usare solo un puntatore oculare per esprimersi attraverso un monitor. Avrebbe bisogno di assistenza continua, badanti giorno e notte, terapisti ecc. che ovviamente con i pochi soldi che le danno non riesce a pagarsi. Per fortuna ha un fisioterapista che la segue da tre anni e non ha nessuna intenzione di abbandonarla.
Rischia il pignoramento della sua casa dove abita con il figlio per un debito di € 300.000. Quando stava bene Roberta , insieme alla sorella,  aprì in pieno centro di Milano un bar-tabaccheria, poi è subentrata la malattia che pian piano ha portato al fallimento della sua attività contraendo questi debiti e portandola alla solitudine.
Roberta campa con la pensione di invalidità (circa 260 euro mensili) e anche con l'assistenza da parte del Comune di Milano. Racconta che in 6 anni non è mai arrivato dall'I.n.p.s. Il famoso assegno di accompagnamento (circa 500 euro mensili).
Le banche hanno rifiutato qualsiasi proposta alternativa quindi Roberta si ritrova senza soldi e con la casa ipotecata, il pignoramento potrebbe scattare in qualsiasi momento.
Ora sta aspettando il Giudice che deciderà a breve sulla questione, ma la sua paura più grande e che le possano togliere anche il figlio.
Ora mi chiedo, ma possibile che nessuno possa fare qualcosa? Le banche non possono accettare un piano di rientro anche se la cifra è troppo alta? Capisco che sono tanti soldi ma questa povera donna deve comunque crescere un bambino di 12 anni e pagarsi tutto visto che l'ente che avrebbe dovuto darle l'assegno di accompagnamento di è dimenticato di lei. Non è possibile che una donna nelle sue condizioni debba subire anche tutto questo. Non dico che non è giusto restituire questi soldi ci mancherebbe, ma senza arrivare fino a questo punto, mi sembra assurdo.
Ci sono milioni di persone che evadono tasse e tantissimo altro, possibile che le leggi vengano applicate solo sui soggetti più deboli?

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