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Pd: sì a relazione Renzi ma la minoranza non vota

Tranquillo come sempre il premier ribatte:" I dissidenti? Saranno 5"

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Il tema centrale era quello  sulla  modifica dell'articolo 2  sul quale Renzi ha chiosato "Se il presidente Grasso applica la Costituzione e i regolamenti senza stravolgimenti per lavorare su tutto ciò che non è doppia conforme la soluzione si trova in dieci minuti".

Renzi ha iniziato il suo intervento  con il tema della  scuola: "Vorrei parlare della polemica estiva sui deportati nella scuola, una parola brutta per chi crede nei valori della memoria, per dire che sono stati appena qualche decina gli insegnanti che non hanno accettato la proposta di contratto mettendo in moto la più grande forma di investimento sugli insegnanti mai fatta dal Paese dal dopoguerra a oggi". Poi è passato al leader della lega "Matteo Salvini il 10 settembre non era in Parlamento ma ad Agorà Estate a dire che è pronto ad accogliere un profugo a casa sua, prima  però diceva 'prendetelo voi il profugo'",

Ma l’intervento più sostanzioso riguarda riforme e partito, "A chi parla di 'svolta autoritaria' sulle riforme bisognerebbe rispondere "con una risata, perché non c'è un tentativo di azione sulla forma di governo", E' frustrante discutere dell'emendamento x o y", specie perché "i nostri militanti ci dicono guai a fermarsiADESSO ". Per questo, "i toni perentori di chi dice o nelle riforme c'è scritto così o nulla vanno rispediti al mittente e i toni di chi discute vanno accolti", ha detto il premier: "Essendo a un passo dalla meta, chi intende interrompere questo percorso lo deve dire motivando le sue ragioni e prendendo le sue responsabilità all'esterno e all'interno".

Infine ha chiarito la sua posizione sul Senato italiano del futuro "L'elezione diretta" dei componenti del nuovo Senato "non può sussistere" perché c'è stata la "doppia conforme" che l'ha esclusa. "Ma può esserci una designazione", come "nella legge regionale di Tatarella del '95".

In direzione non era presente Pier Luigi Bersani, c’erano comunque i leader della minoranza :Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, (che ha sconsigliato ogni prova muscolare) Guglielmo Epifani. Renzi è comunque sicuro come sempre “I dissidenti? Saranno 5” pare abbia esclamato.
 

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