Due nomi su tutti, Carlo Freccero e Arturo Diaconale.
Uno in quota M5S, l’altro in quota centrodestra. E poi Franco Siddi, Rita Borioni e Guelfo Guelfi per il Pd; Paolo Messa per l’Area Popolare; e, ancora per il centrodestra, Giancarlo Mazzuca. La Commissione di Vigilanza si è espressa qualche ora fa; ora, per completare il cda di viale Mazzini, mancano solo altri due nomi, che dovrebbero arrivare da via XX Settembre (dovrebbero, salvo ulteriori indicazioni renziane).
Non è un mistero che i grillini facciano sempre scelte di grande richiamo quando si tratta di candidature importanti: il problema è farle passare, quando si tratta di votare con gli altri partiti. E in quel caso, niente da fare: tutte le strade portano al deserto. Ora, però, che la proposta e l’elezione sono potute avvenire rpraticamente e corpore suo (ma anche l'unico voto a disposizione di Sel è andato al candidato pentastellato), abbiamo finalmente in un posto-chiave un candidato competente e non allineato, proprio come piace ai grillini. "Sulle prime avevo pensato ad uno scherzo di Grillo", è stato il primo commento del neo-eletto.
Carlo Freccero, profeta di memorabili rivoluzioni televisive (Raidue e Rai 4, rete praticamente creata da lui), potrà portare anche negli altissimi piani decisionali della radio-tv pubblica la sua carica visionaria e la sua sprezzante onestà intellettuale. Ma è un’ottima acquisizione anche Arturo Diaconale, altro navigato animale televisivo con programmi di analisi politica, oltreché giornalista dalle variegate esperienze direttoriali e dirigenziali (è stato vice segretario nazionale della FNSI, il sindacato dei giornalisti, e segretario dell'Associazione Stampa Romana).
Questi i curricula e le competenze degli altri: Guelfo Guelfi è il presidente del Teatro Puccini di Firenze; Rita Borioni è una storica dell’arte; Franco Siddi è stato segretario della FNSI; Paolo Messa è il direttore del Centro studi americani di Roma; Giancarlo Mazzuca è il direttore del Giorno e l’ex direttore del Resto del Carlino. Niente da fare, invece, per altri candidati eccellenti, in primis l'ex direttore del Corsera Ferruccio de Bortoli.
Tra le prime reazioni negative alle nuove nomine si segnala quella dell'Usigrai, l'Unione Sindacale dei Giornalisti Rai: "Ancora una volta i partiti hanno affermato che la Rai è proprietà loro. I cittadini possono aspettare. Per loro e per la Rai non è la volta buona".