Lunedì 29 giugno Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica, festeggia 90 anni, e, quasi a fargli un regalo, il giorno successivo l’Unità torna in edicola.
Intanto nello Stretto di Sicilia iniziano le operazioni di recupero dei cadaveri dal peschereccio affondato, lo scorso 18 aprile, con settecento persone a bordo. Tali operazioni vengono effettuate, come comunica la Marina militare, con l’ausilio di veicoli a comando remoto in dotazione al Gruppo Operativo Subacquei: si tratta di mezzi che possono intervenire a quote profonde.
Mercoledì 1 luglio il Consiglio dei Ministri approva la proroga fino al 31 dicembre dell’operazione “Strade sicure”, che prevede l’impiego delle Forze Armate nei servizi di controllo territoriale.
Giovedì 2 luglio il Tribunale di Napoli accoglie il ricorso di Vincenzo De Luca, e ribalta il decreto di sospensione firmato dal premier Renzi: conformemente alla volontà popolare, il presidente eletto potrà così insediarsi alla guida della Regione e nominare la sua Giunta, e con essa governare fino a quando arriverà la sentenza definitiva sulla vicenda del termovalorizzatore, per la quale, da sindaco di Salerno, era stato condannato a un anno di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici.
Più nello specifico, l’accusa che grava sui di lui è quella di abuso d’ufficio, poiché aveva scelto, con metodi assolutamente arbitrari, una figura progettuale di primo piano per la realizzazione dell’infrastruttura. Dopo De Magistris, un altro amministratore locale viene dunque reintegrato in barba alla Severino: insorge il centrodestra che, sventolando il caso Berlusconi, denunzia il doppiopesismo dei magistrati nell’applicazione di quella legge.
Per l’ex Cavaliere, intanto, i problemi giudiziari sembrano non finire mai. L’inchiesta Ruby Ter, nata da una costola delle due precedenti indagini con al centro Karima “Ruby” El Mahroug e le altre frequentazioni femminili di Berlusconi, ha chiuso la fase preliminare individuando nel leader di Forza Italia il “gran corruttore”, che avrebbe pagato diecimila euro il silenzio delle Olgettine, e settemila quello di Ruby, sulle ormai famigerate serate di Arcore: in pratica, per lui e per altre trentatré persone coinvolte non è remota la possibilità che si apra un nuovo processo.
sempre il 2 luglio, in Sicilia, l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino (figlia del giudice antimafia), lascia la giunta di Rosario Crocetta all’indomani dell’ultimo scandalo dei camici bianchi scoppiato nell’isola. Il pezzo da novanta coinvolto in esso è Matteo Tutino, primario dell’unità di Chirurgia plastica all’ospedale "Villa Sofia" di Palermo, oltreché medico personale di Crocetta. “Lascio per una questione di dignità morale”, ha detto la Borsellino. Tutino è stato arrestato con l'accusa di truffa e peculato: nel mirino alcune operazioni di lifting, i cui costi sarebbero stati equiparati a quelli di operazioni chirurgiche vere e proprie.
Nel week end si tiene al teatro Palladium di Roma la prima convention degli ex Pd: ci sono Fassina, Civati e Cofferati.