Matteo Renzi ce l'ha fatta. La proposta di riforma sulla legge elettorale ha ricevuto il consenso alla Camera dei Deputati, dopo l'abbandono delle forze di opposizione e i baci di augurio al Ministro Boschi.
L'Italicum è l'ultima legge italiana, dopo uno scrutinio segreto alla Camera dei Deputati, che ha visto manifestarsi il favore alla riforma con 334 voti a favore e 61 voti contrari.
Grande la soddisfazione per il Presidente del Consiglio, che anche stamattina aveva difeso la sua idea, definita da esso un modello di chiarezza : Per cinque anni sara' chiaro il governo e chi vince - ha sostenuto Renzi nel suo intervento alla Borsa di Milano - Ci sara' un sistema nel quale il nostro Paese potra' finalmente essere un punto di riferimento per la stabilita' politica, condizione per l'innovazione economica. Con questa legge elettorale le cose cambieranno davvero - ha assicurato Renzi - ci abitueremo al fatto che uno fa il premier cinque anni, forse dieci, e poi se ne andra'. Ma, in quei cinque anni ci sta, non rincorre solo le emergenze, fa le cose.
Al momento della dichiarazione di voto, da parte del vicesegretario PD Lorenzo Guerini Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Sel e Fratelli d'Italia sono usciti dal Transatlantico mentre diversi esponenti PD della minoranza hanno votato contro: Il dissenso – afferma Pier Luigi Bersani – è stato abbastanza ampio. Il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante.
Dopo il voto molti sono stati i deputati di maggioranza che hanno circondato il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, tra cui Angelino Alfano e Roberta Pinotti, per congratularsi con un bacio della vittoria: Ci hanno detto "non ce la farete mai". Si erano sbagliati, ce l'abbiamo fatta! Coraggio Italia, è #lavoltabuona – ha così commentato la Boschi su Twitter.
Un presidio anti-Italicum da parte di una quarantina di persone è stato inscenato davanti alla Camera dei Deputati: Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no alla legge truffa – proclama un manifesto retto da uno dei manifestanti, in mezzo alle bandiere del M5S, Sel e l'Altra Europa per Tsipras che facevano da sfondo alla presenza dei Giuristi Democratici, i comitati di Libera cittadinanza e i Comitati Unitari per la Costituzione.