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Conte: "Non vedo rischio scissione M5S. Grillo? Gli daranno incarico come a Di Maio"

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"Non vedo" il rischio scissione nel Movimento 5 stelle "perché vedo una comunità che oggi si è alzata in piedi, alza la testa anche di fronte al garante e ha lavorato per definire nuovi obiettivi strategici. Dopo il processo costituente siamo una comunità completamente rinnovata, che piaccia o non piaccia". Così Giuseppe Conte, ospite oggi di 'Agenda' su Sky Tg 24.  

"Se Beppe Grillo vuole provare a fare una nuova iniziativa politica, e nessuno glielo può impedire, faccia una fondazione, è sbagliato fare un'associazione di diritto privato, perché quella è una forza politica dove contano gli iscritti".  

"Adesso è il momento del livore, del sarcasmo, delle offese, delle ingiurie. Io non posso competere su questo livello e non posso neppure competere con le battute, però se continuano così a Casaleggio e anche a Grillo gli verrà offerto un incarico più importante di quello che è stato offerto a Di Maio - continua Conte -, perché c'è tutto un mondo che in questo momento sta godendo di tutti gli insulti, di tutte le ingiurie che ci vengono rivolte. Quando si trova qualcuno del nostro mondo che si presta a questa operazione, è triste dirlo, ma sicuramente ci sono tanti che stanno battendo le mani". 

E ancora: "Oggi tutti i giornali dedicano intere pagine agli insulti e al livore che mi svelena addosso Grillo, sarebbe auspicabile che dopo queste paginate da domani seriamente ci dedicassimo alle lettere di licenziamento a tutti gli operai di Stellantis, che è un problema serio, un problema di sistema, un problema che riguarda migliaia e migliaia di famiglie che in questo momento non hanno una prospettiva lavorativa sicura", ha sottolineato il leader M5S. 

Poi, sul fronte Ucraina, Conte ribadisce: "Non siamo mai stati filoputiniani, io sono quello che al Consiglio europeo per quasi tre anni, ogni sei mesi, ha sottoscritto il rinnovo delle sanzioni alla Russia per violazioni degli accordi di Minsk, però chiamavo Putin, gli dicevo che sbagliava, però avevo un dialogo con lui e lo mantenevo nell'interesse dell'Italia, io e la Merkel eravamo i due che mantenevano questo rapporto". 

"Siamo alla follia totale, all'Europarlamento -ha lamentato l'ex premier- hanno addirittura scritto una risoluzione, se la sono sottoscritta a maggioranza, in cui hanno scritto un paragrafo dedicato a Scholz perchè ha fatto una telefonata a Putin. Scholz è il cancelliere tedesco, non può telefonare a Putin per cercare di aprire una finestra di dialogo, per cercare di farlo ragionare? Se io in questo momento fossi stato presidente del Consiglio italiano avrei avuto un paragrafo dedicato e avrebbero scritto che il presidente del Consiglio italiano è un pazzo scatenato perchè ha fatto cento telefonate a Putin. L'avrei massacrato di telefonate, ma per imporgli delle condizioni assolutamente onorevoli per tutelare l'Ucraina, non certo per andare lì con il cappello in mano come far credere che sono filoputiniano. Sono distorsioni di un sistema mediatico occidentale che ormai è votato alla guerra ad oltranza".  

 

 

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