L’accanimento terapeutico che il PDL sta sostenendo in favore del pregiudicato Berlusconi dimostra come Forza Italia prima e PDL poi non siano stati in grado di costruire quelle impalcature minime in grado di sostenere un partito in assenza del suo capo.
La disgregazione del PDL sarà l’ennesima riprova del fallimento dei “partiti” fondati sulla persona e coagulati dalla personalità della stessa. L’idea di un partito o movimento dalla base liquida e malleabile e dal vertice granitico ed inamovibile ha mostrato, nelle ore del suo tramonto, tutti i suoi limiti.
Eppure l’idea di Forza Italia nacque come antitesi ai “vecchi” partiti, definiti stanchi e retrogradi, e come auspicio di una nuova era e primavera della politica. Ma il tempo, come sappiamo, gode di una buona dose di relatività e di un proprio metro di giudizio. Infatti se è un fatto che quei vecchi partiti, prima del loro pensionamento, resistettero al fascismo, alle contestazioni ed a leaders poco limpidi; pare allo stesso tempo che la gran parte dei nuovi sembrano consegnarsi alle cronache come fuochi fatui nella notte, intensi e accecanti, ma dalla durata incerta e poco rassicurante.
Certo è che la fine (politica) di una forza importante come quella del PDL provocherà una diaspora assimilabile a quella dei democristiani nel dopo-tangentopoli. E vista l’assenza di una terra promessa, l’assenza cioè di una forza liberale capace di andare oltre gli spot e gli slogan, gli approdi saranno incerti, ma sicuramente molteplici. I più idealisti e lealisti allungheranno le fila degli astensionisti e dei delusi, creando una particolare sottocategoria definita degli “orfani”. I più moderati guarderanno attentamente l’evoluzione del PD, dando finalmente un perché della presenza di Colaninno nello stesso. I più nostalgici ed i più svogliati, cioè quelli abituati ad avere un capo che decide per loro, aderiranno al Movimento5Stelle.
Di fatto il movimento stellato è stato creato dall’ex forzista Casaleggio ad immagine e somiglianza della giovane Forza Italia, con la sola (naturale) evoluzione dello strumento di comunicazione di massa utilizzato: dai talk show della TV ai social network della rete. Investimenti offshore, autisti o stallieri intestatari di ogni sorta di beni, non-statuti atti a legittimare le deroghe riservate ai leaders, acclamazioni al posto di congressi e perfino un sonnolento Crimi a scimmiottare il sognatore Bondi. Tutto magistralmente copiato su carta velina e venduto come originale, roba che farebbe impallidire anche il più abile dei mercanti cinesi. Fatto sta che, da prima che la carcassa di Forza Italia degradi ad idrocarburo, una nuova fiamma già illumina la notte. Ammaliante ed accecante come le stelle nella notte di San Lorenzo.