ROMA - Dopo gli sconvolgenti eventi in Africa provocati dall’ISIS le forze europee si sono coalizzate per inviare aiuti sia militari che umanitari.
Il senato italiano, a proposito di quest’impegno, ha approvato la fiducia sul decreto legge per il contrasto al terrorismo e la proroga delle missioni internazionali, con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un astenuto. Il provvedimento era stato approvato in prima lettura dalla camera il 31 Marzo scorso ed è stato così convertito in legge. Rilevanti i voti favorevoli dei Senatori Bondi e Repetti, usciti da Forza Italia ed entrati a far parte del gruppo misto solo pochi giorni fa.
Occorre ora osservare nello specifico il provvedimento: si va a rafforzare la normativa penale in materia di terrorismo internazionale affidando, al Procuratore Nazionale Antimafia, il coordinamento delle inchieste riguardanti tale campo. A tal proposito è previsto l’inserimento, nel codice penale, del nuovo delitto di ‘Organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo’ puntato a colpire i cosiddetti foreign fighter. Le pene di reclusione previste in questi casi possono variare da un minimo di cinque ad un massimo di otto anni. Il periodo può arrivare fino a dieci anni nel caso in cui il terrorista operi individualmente e stia progettando attentati sul territorio italiano. La questione non si arresta qui visto che la pena per questi ‘combattenti’ potrebbe subire un allungamento nel caso in cui si venga accusati di addestramento ad attività con finalità di terrorismo.
Ovviamente il proselitismo per la jahad non avviene solo personalmente ma soprattutto attraverso internet. In questi casi il decreto prevede delle aggravanti. Per tale motivo anche la Polizia Postale ha un ruolo fondamentale, alla luce delle nuove disposizioni, visto che dovrà costantemente aggiornare la black list dei siti che vengono utilizzati per la commissione di reati legati al terrorismo. In questo modo si cerca di favorire lo svolgimento delle indagini della polizia giudiziaria.
Un paragrafo a parte del decreto è quello dedicato ai precursori chimici e agli esplosivi. Si inseriscono nel codice penale delle contravvenzioni relative alla detenzione abusiva di tali materiali e per chi, in caso di furti o sparizioni, ometta la segnalazione alle autorità competenti.
Infine viene approvata anche la necessità di intercettazioni telefoniche preventive sulle reti informatiche degli indagati di reati di terrorismo.
Passiamo dunque alla questione militare interna. Non a caso, tramite tale decreto, sia i servizi segreti che l’esercito saranno autorizzati a svolgere un’attività di prevenzione contro gli arruolamenti. Nel caso dei militari, a partire dal 30 giugno prossimo, questi saranno aumentati di 300 unità per il controllo del territorio.
Ultime questioni del decreto a cui è stata appena data la fiducia riguardano lo stanziamento di oltre 40 milioni di euro per l’operazione ‘mare sicuro’ al fine di prevenire attacchi terroristici contro i pescherecci e le navi commerciali che solcano il mediterraneo. Nella stessa operazione rientrano anche le figure degli scafisti, nei confronti dei quali è previsto l’arresto immediato se colti in flagranza di reato.