La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in viaggio verso il Brasile per prendere parte al vertice G20, ha effettuato uno scalo tecnico a Capo Verde. La premier è stata accolta dal ministro del Turismo e dei Trasporti di Capo Verde, Carlos Santos, con cui ha avuto un colloquio nel corso del quale ha discusso di temi di comune interesse, a cominciare dal possibile contributo della comunità italiana al turismo dell’arcipelago, dove risiedono circa 700 connazionali.
“Faremo un grande G20 nella città meravigliosa". Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, già arrivato a Rio De Janeiro, cerca di lasciarsi alle spalle l’attacco a Piazza dei Tre poteri di mercoledì scorso e guarda con fiducia al summit che prenderà il via da lunedì 18, tra imponenti misure di sicurezza rese ancor più stringenti dopo l’attentato di Brasilia. Al vertice, l’ultimo per Joe Biden da Presidente degli States e con l’ombra di Donald Trump che già incombe, parteciperanno i leader dei paesi membri del G20 -la premier Giorgia Meloni dovrebbe arrivare nella notte- insieme ai rappresentanti dell'Unione africana e dell'Unione europea. Tradotto in numeri, nella città carioca la ‘due giorni’ di summit vedrà al Museo d’Arte Moderna i leader che rappresentano l'85% del Pil mondiale e il 75% del commercio planetario.
Insieme per “Costruire un mondo equo e un pianeta sostenibile”, l’ambizioso slogan scelto dalla presidenza brasiliana che punta le sue fiches sui temi dell’Inclusione sociale, della riforma delle istituzioni internazionali in chiave più solidale e inclusiva, sulla transizione green e la sicurezza alimentare nel mondo. Tra le iniziative della presidenza brasiliana c’è infatti il lancio dell’Alleanza globale contro la Fame e la Povertà, per raccogliere e mettere a disposizione risorse, capacità tecniche e migliori prassi. Secondo i dati della Banca Mondiale, infatti, 700 milioni di persone, la metà delle quali bambini, vivono in condizioni di povertà estrema, cioè con meno di 2,15 dollari al giorno: un livello di reddito che non basta neanche a garantire il cibo necessario per una dieta sufficiente e l’acqua potabile.
Intanto prosegue, alla vigilia del Vertice, il negoziato sulla Dichiarazione finale del G20, con l’obiettivo di raggiungere un linguaggio condiviso sulla guerra in Ucraina e al conflitto in Medio Oriente. Come anche su altri punti in agenda: sicurezza alimentare, debito e tassazione internazionale, clima ed energia, empowerment femminile e intelligenza artificiale.
La partita è ancora aperta e gli sherpa al lavoro, con divergenze da superare su diversi fronti, mentre dal G7, su impulso della presidenza italiana, arriva un rinnovato sostegno a Kiev a mille giorni dall’inizio dalla guerra: “La Russia resta l’unico ostacolo ad una pace giusta e duratura”, scrivono i 7 leader nella dichiarazione finale, giunta all’indomani della telefonata tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Cancelliere tedesco Olaf Scholtz.
L’agenda del Vertice G20, che per la Russia vedrà presente il ministro degli Esteri Sergei Lavrov - Putin ha declinato, dicendo di non voler "rovinare" i lavori, e del resto era stato assente anche a Bali e Nuova Delhi - prevede tre sessioni dedicate ai seguenti temi: Lotta alla fame e alla povertà (18 novembre); Riforma della governance internazionale (18 novembre); Sviluppo sostenibile e transizione energetica (19 novembre).
Ogni leader potrà intervenire in due sessioni su tre. La premier interverrà nella prima e nella terza sessione di lavoro, dunque lotta a fame e a povertà; sviluppo sostenibile e transizione energetica. Sarà l’occasione, spiegano fonti italiane, per ricordare anche lo storico impegno dell’Italia per garantire la sicurezza alimentare delle Nazioni più vulnerabili.
Roma ospita, infatti, le tre Agenzie del Polo agroalimentare delle Nazioni Unite (Fao, Pam e Ifad) e la sicurezza alimentare è, “da sempre, una delle direttrici strategiche della politica estera italiana e un'area prioritaria della cooperazione allo sviluppo”. Nel luglio 2023 l’Italia ha ospitato anche il secondo Vertice sui Sistemi Alimentari dell’Onu e la sicurezza alimentare è entrata tra le priorità della Presidenza italiana del G7. Agricoltura e acqua sono anche due delle direttrici di intervento del Piano Mattei per l’Africa, il piano di cooperazione paritaria avviato dal Governo italiano attraverso progetti pilota in diverse Nazioni africane.
La presidente del Consiglio illustrerà anche le iniziative assunte in ambito G7. Tra queste l’Apulia Food System Initiative, lanciata durante il Vertice di Borgo Egnazia e che si pone l’obiettivo di rafforzare la produzione agricola nel Continente africano, sia in termini di quantità che di qualità, e rendere più resilienti i suoi sistemi alimentari.
Oltre a queste iniziative lanciate nel corso della Presidenza del G7, l’Italia ha lavorato anche nell’ambito energetico per lanciare iniziative come Energy for Growth in Africa, per sostenere la produzione e la distribuzione di energia pulita. Sarà infine ricordato l’impegno dell’Italia nella cornice del Piano Mattei per sostenere progetti strategici per l’Africa come il corridoio di Lobito che nel futuro potranno cambiare la vita di milioni di persone. Dopo il vertice, a margine del quale avrà una serie di bilaterali, tra cui quello già fissato con 'il padrone di casa' Lula, Meloni si recherà in Argentina, dove inizierà la sua visita ufficiale a Buenos Aires il 20 novembre. Una missione che cade a pochi giorni dalla partecipazione del presidente argentino Javier Milei alla festa di gala di Donald Trump nella residenza di Mar-a-Lago.