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Cortei, La Russa: "C'è china che riporta a vicenda Ramelli, fermiamoci prima che sia tardi"

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“Io credo che dalla vicenda di Sergio Ramelli dovremmo trarre un concetto importantissimo, che vorrei che tutti potessero conoscere. Attenzione, stiamo prendendo una china che assomiglia all’inizio di queste vicende”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo a Milano alla presentazione del libro ‘Il tempo delle chiavi’, di Nicola Rao.  

“Tra le manifestazioni di ieri - ha spiegato La Russa - c’era uno striscione con scritto ‘pagherete tutto, pagherete caro’. Ecco, io vorrei dire ‘abbassiamo i toni’. Lo dico a tutti, abbassiamo i toni. Nel 1969 -ricorda poi il presidente del Senato - passò un corteo di sinistra in piazza San Babila e per la prima volta dei ragazzi avevano in mano dei bastoni. La cosa ci scandalizzò perché fino a quel momento la violenza era fatta di sberle. Cominciava un'escalation, dai bastoni si passò alle chiavi inglesi e poi alle pistole. Fermiamo qualsiasi piccola escalation prima che possa essere troppo tardi”.  

“Non dobbiamo arrivare al latte versato - ha ammonito La Russa - fermiamoci prima. Non criminalizziamo inutilmente chi non c’entra, ma sappiamo che anche se dovessero essere una minoranza tra quelli che manifestano, sono le avanguardie delle ‘chiavi’”.  

Sul tema è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Tg1. "Se guardo all'innalzamento e all'aggressività che si manifesta in queste circostanze sicuramente qualche preoccupazione mi sento di esprimerla - ha affermato - Siamo ormai all'utilizzo anche di artifizi chimici contro le forze dell'ordine. Tutti noi dobbiamo tenere conto anche dell'esperienza del passato e abbassare i toni". Per Piantedosi occorre "considerare che, soprattutto nei confronti dei ragazzi, esasperare i toni potrebbe essere poi foriero di qualche preoccupazione". 

 

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